Milano ricorda Leonardo da Vinci a 500 anni dalla morte: il palinsesto di mostre ed eventi

Milano ricorda Leonardo da Vinci a 500 anni dalla morte: il palinsesto di mostre ed eventi
Milano ricorda Leonardo da Vinci a 500 anni dalla morte: il palinsesto di mostre ed eventi

MILANO – A 500 anni dalla sua morte Milano ricorda Leonardo da Vinci, il genio toscano che nel capoluogo lombardo trascorse venti fecondi anni, e lo fa con un palinsesto ricco di eventi che sono stati presentati alla Fondazione Stelline di Corso Magenta. 

L’inaugurazione delle celebrazioni milanesi avverrà al Castello Sforzesco il 15 maggio 2019, esattamente 500 anni e 13 giorni dopo la morte di Leonardo nel castello di Clos-Lucé, vicino ad Amboise, dove era stato alloggiato dal re Francesco I, suo grande estimatore. 

Tra la natia Toscana e la Francia che ne accolse le spoglie Leonardo trascorse quasi un ventennio, dal 1482 al 1500, proprio a Milano, qui mandato da Lorenzo il Magnifico come “ambasciatore” culturale fiorentino al duca Ludovico il Moro. 

E a Milano sono molte le tracce dell’attività del genio toscano, le suggestioni e le eredità immateriali da lui lasciate: dal sistema di navigazione dei Navigli lombardi al Cenacolo nel Refettorio di Santa Maria delle Grazie, dal Ritratto di Musico all’invenzione grafica e pittorica della Sala delle Asse al Castello Sforzesco, che sarà riaperta al pubblico dopo una lunga sessione di studi e restauri il 16 maggio 2019.

Il palinsesto di celebrazioni milanesi sarà lungo nove mesi, dal maggio 2019 al gennaio 2020, e si aggiunge alle date internazionali che hanno visto la presentazione del programma a New York lo scorso novembre e vedranno nuove presentazioni da parte dell’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno, alla National Gallery di Londra il 18 gennaio, alla Gare de Lyon a Parigi il 12 febbraio e all’Istituto Italiano di Cultura a Berlino il 25 febbraio. 

Gli eventi milanesi avranno il loro fulcro al Castello, dove Leonardo giunse nel 1482 per mettere le proprie competenze a servizio del duca Ludovico Sforza. Qui il 16 maggio verrà riaperta al pubblico la Sala delle Asse. Il cantiere di studio e restauro della Sala, aperto nel 2013, era stato sospeso temporaneamente per la prima volta durante il semestre di Expo 2015, per permettere ad oltre 355mila visitatori di ammirare il Monocromo leonardesco, la radice che si insinua tra le rocce disegnata sulla parete est della Sala, già oggetto di restauro. Ora la Sala riapre al pubblico dopo una nuova fase di lavori.

Nessuno, a parte gli addetti ai lavori, ha ancora potuto osservare a poca distanza la fitta trama di rami, foglie, tronchi e paesaggi che affiora dalla parete. Attraverso un’installazione multimediale i visitatori saranno guidati nella lettura dello spazio integrale, spostando l’attenzione dalla volta, compromessa dai restauri del passato, alle pareti. La mostra “Leonardo e la Sala delle Asse tra Natura, Arte e Scienza” sarà visitabile dal 16 maggio al 18 agosto 2019 nella Cappella Ducale. 

Nella Sala delle Armi sarà allestito, dal 16 maggio 2019 al 12 gennaio 2020, un percorso multimediale che trasporterà il visitatore nella Milano di Leonardo. Nel percorso sarà inserita una mappatura visiva georeferenziata di quanto ancora si conserva di quei luoghi.

A Palazzo Reale, che all’epoca di Leonardo era il Palazzo Ducale e avrebbe riacquisito importanza solo quando il Castello Sforzesco, a inizio Cinquecento, decadde, saranno ospitati tre progetti espositivi dedicati a Leonardo. Il primo, dal titolo “Il meraviglioso mondo della natura”, in programma da marzo a luglio 2019, si focalizza sul complesso di oltre venti grandi tele conosciute come Sala del Grechetto provenienti dal distrutto Palazzo Lunati Verri in via Montenapoleone, un unicum nella produzione figurativa italiana, sia per le dimensioni che per la quantità di specie animali raffigurate.

La seconda mostra, “La Cena di Leonardo per Francesco I: un capolavoro in seta e argento”, in programma dal 7 ottobre 2019 al 17 novembre 2019, presenterà per la prima volta dopo il suo restauro la copia del Cenacolo di Leonardo realizzata ad arazzo fra il 1505 e il 1510 su commissione di Luisa di Savoia e di Francesco Duca d’Angouleme, poi re Francesco I di Francia. L’arazzo rappresenta una delle primissime copie del capolavoro di Leonardo, realizzata per soddisfare le esigenze della corte francese che intendeva portare con sé l’immagine di un’opera che non poteva essere trasportata. Donato nel 1533 a papa Clemente VII, l’arazzo fece ritorno in Italia e da allora non è mai uscito dai Musei Vaticani.

Sempre a Palazzo Reale, da marzo a luglio 2019, il collettivo di artisti di fama internazionale Studio Azzurro realizzerà un percorso interattivo dedicato a “Leonardo enciclopedico contemporaneo”: macchine leonardesche si trasformeranno in dispositivi narrativi, grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia.

La collezione del Museo del Novecento si arricchirà di due opere d’arte contemporanea dedicate al genio di Leonardo firmate da Ettore Favini ed Eugenio Tibaldi, vincitori ex-aequo del concorso indetto dal Comune di Milano|Cultura per una produzione originale ispirata ad aspetti specifici della ricerca del maestro. Dal 14 giugno al 15 settembre nella stessa sede verrà proposto un “confronto possibile” tra Lucio Fontana e Leonardo da Vinci. 

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia ospiterà “Leonardo da Vinci Parade”, mostra che mette a confronto, in una visione d’insieme inedita, i modelli storici e gli affreschi di pittori lombardi del XVI secolo. Sempre qui dal 20 febbraio al 19 maggio 2019 verranno presentate per la prima volta in Italia le opere dell’artista olandese Theo Jansen, conosciuto in tutto il mondo per le sue installazioni cinetiche e definito dalla critica internazionale “un moderno Leonardo da Vinci”.

In occasione del cinquecentenario la Veneranda Biblioteca Ambrosiana valorizzerà il proprio patrimonio di opere di Leonardo e degli artisti della sua cerchia con un ciclo di quattro mostre di alto profilo scientifico incentrate su tre temi principali. Il ciclo espositivo si apre a dicembre 2018, con un’esposizione in due tempi, della durata di tre mesi ciascuno, che presenta nel suo complesso 46 fogli scelti tra i più famosi e importanti del Codice Atlantico a cura del Collegio dei Dottori della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. La terza rassegna, da giugno a settembre, approfondirà gli ultimi anni di attività del maestro, attraverso una selezione di 23 fogli dal Codice Atlantico databili al soggiorno francese di Leonardo. Il ciclo espositivo si concluderà a settembre 2019, con una mostra dedicata ai disegni realizzati da Leonardo e dagli artisti della sua cerchia.

Nell’autunno del 2019 Palazzo Litta, con la mostra “La corte del gran maestro. Leonardo da Vinci, Charles d’Amboise e il quartiere di Porta Vercellina”, omaggerà la figura del mecenate Charles d’Amboise e, grazie all’esposizione di due fogli del Codice Atlantico nei quali Leonardo traccia il disegno dell’isolato della sua residenza milanese (l’attuale Palazzo Litta), ricostruirà, attraverso materiale ottocentesco inedito, l’aspetto del quartiere di Porta Vercellina (corso Magenta) ai tempi di Leonardo.

Infine, fino al 13 gennaio 2019, nel refettorio di Santa Maria delle Grazie si potrà visitare la mostra “Leonardo da Vinci: prime idee per l’Ultima Cena”, una raccolta di disegni di mano di Leonardo stesso e di suoi allievi eseguiti in preparazione del Cenacolo, che è allestita proprio davanti all’opera per consentire un immediato raffronto con il dipinto murale. 

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