ROMA – Come Pompei anche Ostia Antica è in pericolo, abbandonata nel degrado. “La situazione a Ostia antica negli ultimi anni è diventata grave – dichiara il presidente della Fiavet Andrea Costanzo ad Artemagazine – Purtroppo, la vicinanza con la Città eterna fa sì che le istituzioni non prestino la giusta attenzione al sito, che invece ha grandi potenzialità turistiche. Ciò che manca sono le misure di tutela e conservazione ormai non più rinviabili. C’è un patrimonio archeologico che oggi, senza nessun intervento, rischia di essere danneggiato per sempre”.
Molti mosaici sono stati abbandonati, accatastati e appoggiati tra i rifiuti: “È necessario mettersi a lavoro – continua Costanzo – affinché, come per Pompei, anche il sito archeologico di Ostia antica abbia risorse adeguate per la conservazione e la valorizzazione. Perché siamo tutti contenti per lo stanziamento, dopo tanti crolli, dei 105 milioni di euro per il sito flegreo, ma non possiamo permetterci che un gioiello a due passi dalla Capitale vada perduto. E non c’è più tempo da perdere”.
Una situazione che è degenerata, peggiorata da quando Ostia ha cessato di essere una soprintendenza autonoma, così dichiara la soprintendente Mariarosaria Barbera: “Nell’intera area, sono rimasti due archeologi e un architetto, ma part-time; ora, due funzionari hanno avuto un incarico lì, e ci vanno da Roma; però, in due anni, la soprintendenza ne ha persi 16; e tra altri due, parecchi andranno in pensione. Poi ci sono i custodi, che vanno in pensione e non vengono costituiti: a parte il museo e gli scavi di Ostia, non posso più permettermi alcun altro presidio fisso”