A Padova la mostra “Percorsi dello sguardo. Arte del ’900 ed oltre”

Pubblicato il 16 Dicembre 2010 - 04:00 OLTRE 6 MESI FA

Padova accende un nuovo faro della cultura, gli spazi del rinnovato centro Altinate-San Gaetano, e ne fa in questo inverno un polo d’attrazione con l’affascinante mostra ”Percorsi dello sguardo. Arte del ‘900 ed oltre”. Attraverso l’opera di 33 protagonisti dell’arte del nostro tempo, essa offre al pubblico una rassegna di ”visioni contemporanee”, tra approfondimenti delle vicende artistiche individuali, sintesi della poetica di gruppi e correnti, confronti tra esperienze affini.

E’ l’evento saliente di ”RAM 2010. Nel segno della creativita”’, il cartellone di iniziative espositive e non che il Comune di Padova dedica all’arte contemporanea. Inaugurata il 30 ottobre scorso, la mostra – curata da Mirella Cisotto e Nicola Galvan – rimarra’ aperta fino al 9 gennaio 2011, con orario 10-19 (chiusura il lunedi’).

Un centinaio le opere esposte, con pezzi di grande richiamo, come la ‘Mappa’ di Alighiero Boetti, del 1984, o la ‘Marilyn’ di Andy Warhol del 1967, o ancora il ‘Concetto Spaziale (teatrino)’, di Lucio Fontana (1966). Il percorso espositivo inizia con le sale dedicate a Campigli e Sironi, principali interpreti della figurazione italiana ispirata alla classicita’, e prosegue mostrando il rinnovato rapporto con la superficie inaugurato dalle ricerche del dopoguerra, grazie al confronto tra artisti come Fontana ed Enrico Baj.

Ampio spazio ha la molteplicita’ espressiva degli anni sessanta, raccontata dalla Pop Art di Andy Warhol e Mario Schifano, oltre che dalle esperienze poveriste italiane, con un’attenzione all’unicita’ creativa di Alighiero Boetti. Attraverso i ”ritorni alla pittura”, di tipo analitico e figurativo, impostisi nei due decenni successivi, e l’opera di artisti legati al territorio padovano come Alberto Biasi, la mostra giunge ai nuovi interpreti del linguaggio artistico contemporaneo: Antonella Zazzera, Riccardo Gusmaroli ed altri ancora. Le grandi installazioni di Franco Mazzucchelli, Federica Marangoni e Alberto De Braud, progettate per l’esposizione, interagiscono con gli spazi del Centro Culturale San Gaetano.