Paizzola sul Brenta: in mostra il “nero” di Ennio Finzi

Il nero da’ felicita’ e distensione: ne e’ convinto Ennio Finzi che per la grande esposizione che gli dedica Villa Contarini, a Piazzola sul Brenta, considerata la ”reggia” delle ville venete, ha scelto opere tutte ”Dal Nero al non colore”. Uno slogan che e’ anche il titolo della mostra che restera’ aperta al pubblico sino al 20 marzo 2011. Un centinaio le opere proposte, molte di grande dimensione, a coprire il percorso, dagli Anni ’50 ad oggi, dell’artista nato a Venezia nel 1931 che quest’anno festeggera’ il traguardo degli 80 anni. La rassegna e’ stata voluta dalla Regione del Veneto nell’ambito del progetto che intende proporre ogni anno un grande artista veneto vivente, in un ideale percorso che metta via via in evidenza le maggiori personalita’ artistiche operanti a Venezia e in Terraferma. Nella mostra, curata da Dino Marangon e Michele Beraldo, la ricerca di Finzi e’ tutta spesa tra colore e musica.

A Villa Contarini il nero del maestro veneziano assume le piu’ diverse funzioni: nei primissimi anni della sua carriera, quanto aveva 23-25 anni, eccolo incarnare la perentorieta’ dell’irregolare delinearsi di costruttivi reticoli di matrice neoplastica. Con il passare degli anni il colore nero si propone come momento di particolare emergenza pulsionale del segno-gesto, o come suo piu’ ampio e disteso contrappunto. In altre opere, puo’ anche essere cassa di risonanza all’espandersi del suono del colore. ”Il colore – afferma Finzi – e’ quel suono che rincorro affannosamente. Semplicemente e’ la ragione prima del mio fare, l’ebbrezza, la follia, la catarsi”. ”Il colore – prosegue l’artista veneziano – e’ il mio verbo, la ragione prima e forse unica di ogni possibile significato dell’essere: esso risponde in nome dell’oscurita’ della luce, al tutto del nulla”.

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