Roma, l’Ara Pacis torna ai colori dell’antichità

Pubblicato il 20 Novembre 2009 - 17:24 OLTRE 6 MESI FA

Il monumento dell'Ara Pacis

La corazza di Marte è rossa, come la tunica della Madre Terra e i pomi e i frutti che tiene tra le braccia, i verdi invece dominano nel lussureggiante fregio vegetale che scorre lungo i lati esterni: il colore torna come nell’antichità a decorare i marmi dell’Ara Pacis grazie a una sofisticata e innovativa tecnologia virtuale, che illuminerà il celebre monumento la sera di domenica 22 novembre, dalle 22 a mezzanotte. Presentata oggi venerdì 20 novembre alla stampa dal soprintendente Umberto Broccoli e dall’assessore alla cultura del comune Umberto Croppi: l’iniziativa ha richiesto un finanziamento di 60-70.000 euro e ripropone, su un’area più vasta, l’esperimento compiuto il 23 settembre del 2008 per le celebrazioni del natale di Augusto.

«Sono soldi ben spesi», ha detto Broccoli, dopo aver assistito alle prove generali dell’illuminazione dei pannelli del fronte occidentale (Enea sacrificante ai Penati e la Tellus) e orientale (la Dea Roma), nonché del fregio vegetale. «La definizione dei colori è straordinaria – ha proseguito – se Augusto la vedesse non si arrabbierebbe». Tutti i marmi della Roma Antica erano colorati con accesi cromatismi, ha spiegato il soprintendente. Lo provano ormai le più recenti ricerche degli archeologi, condotte con tecnologie avanzate. A cominciare da quelle che hanno riguardato proprio i reperti dell’Ara Pacis. Nell’ultimo anno e mezzo, ha detto il responsabile Servizio monumenti antichi e Aree archeologiche del Centro storico Giovanni Caruso, gli esperti dei Laboratori dei Musei Vaticani hanno analizzato in modo approfondito alcuni frammenti del monumento e rinvenuto tracce del colore che li ricopriva.

I nuovi colori dell'Ara Pacis

Grazie ai microscopi elettronici, si è potuto risalire dai pigmenti alle tonalità che verosimilmente abbellivano l’Ara Pacis, riprodotte poi fedelmente dai flussi di luce a bassa potenza. Così tornano i due toni di azzurri, uno scialbato e uno assai più luminoso. Perché, assicurano Broccoli e Caruso, la Roma antica amava i colori più accesi. Le ulteriori analisi compiute nel 2009 hanno poi portato delle variazioni rispetto al primo esperimento del natale di Augusto. In particolare, ha sottolineato Caruso, il fregio vegetale che un anno fa virava sull’azzurro, per l’accensione di domenica sarà di un verde deciso.

Studi approfonditi hanno evidenziato la grande quantità di piante rappresentate, di ramoscelli, viticci e palmette, tra cui trovano spazio piccoli animali. Le novità però non finiscono qui. La ricostruzione ha previsto anche il pannello della Dea Roma, un frammento che la tecnologia virtuale riproporrà non solo nella versione colorata, ma anche nella sua interezza. Dopo la serata del 22 novembre, che sarà a ingresso gratuito, ci saranno altre occasioni di vedere l’Ara Pacis colorata. Forse nelle festività, ha detto Broccoli, e magari per il 21 aprile 2010, quando il monumento romano potrebbe ospitare il simposio delle religioni mediterranee ipotizzato dal sindaco Alemanno.