Tabernae e latrine: gli scavi scoprono la “curva sud” del Circo Massimo a Roma

La “curva sud” del Circo Massimo

Come il moderno stadio Olimpico anche il Circo Massimo aveva una curva nord e una sud, dove sedeva il pubblico che seguiva le corse degli aurighi, esperti nel far correre le quadrighe intorno ai due obelischi della struttura. E il risultato degli scavi, iniziati a dicembre scorso, dice che la curva sud è quella meglio conservata.

La porzione del Circo Massimo che volge verso l’Appia racconta anche qualcos’altro oltre al tifo, le corse e i cavalli. Monete e pentole per esempio parlano di un mercanteggiare presente nei giorni in cui le corse non c’erano, in una frenetica attività 7 giorni su 7. Ai lati del Circo, quindi, c’erano le tabernae, moderni negozi, ritrovate oltre i pliastri delle gradinate.

“In soli 50 centimetri di terra abbiamo trovato 130 monete che, una volta catalogate, ci potranno dire molto sulla vita di questa parte del circo”, spiega Maria Letizia Buonfiglio, archeologa della soprintendenza capitolina. Tabernae e latrine all’esterno e altre tabernae interne, questa la struttura del Circo Massimo al tempo dei romani.

Ma ora c’è da scavare ancora, nei corridoi e nei percorsi che portavano i nobili da una parte e i popolari dall’altra sulle scalinate a loro riservate. “Ai tre milioni già impegnati – spiega l´assessore alla Cultura del Comune, Dino Gasperini – aggiungeremo una delibera da tre milioni e 600mila euro che serviranno a finire le ricerche, completare i restauri, approntare un percorso didattico e una nuova illuminazione”. E a quel punto la curva sud del Circo Massimo sarà finalmente visitabile.

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