Terme romane del 400 d.C. scoperte durante gli scavi per un campo da cricket

Terme romane del 400 d.C. scoperte durante gli scavi per un campo da cricket
Terme romane del 400 d.C. scoperte durante gli scavi per un campo da cricket

LONDRA – Eccezionale scoperta di terme romane utilizzate all’epoca da 1.000 unità del reggimento di cavalleria dell’Ala Petriana nella contea di Cumbria, Nord-ovest dell’Inghilterra, in una zona dove le truppe d’élite romane si lavavano, si rilassavano e socializzavano al termine della giornata.

Le terme del più grande forte del Vallo di Adriano, in questo avamposto dell’impero romano, erano senza dubbio una parte importante della vita quotidiana. A distanza di circa 1.600 anni, l’eccezionale e storica testimonianza è stata scoperta nel corso dei lavori per costruire un nuovo padiglione del Carlisle Cricket Club, ed è considerata di “rilevanza nazionale”.

La ricchezza di reperti come armi, ceramiche e monete aprirà agli archeologi un’affascinante finestra sul passato, sottolinea il Daily Mail.

Le truppe d’élite erano pagate più degli altri soldati, provenivano da tutto l’impero e i loro membri diventavano cittadini romani per le loro azioni sul campo di battaglia.

Frank Giecco, direttore tecnico dell’impresa archeologica di Wardell Armstrong, ha detto: “Non abbiamo mai saputo dove fossero le terme, una parte molto importante nella vita delle truppe, un luogo d’incontro, dove si giocava anche d’azzardo”.

Al pari di altre terme scoperte, anche queste hanno un sofisticato impianto ad ipocausto, adottato dai romani per riscaldare gli ambienti, e che consisteva nel far circolare sotto il pavimento e nelle pareti aria calda proveniente dal forno.

Il team archeologico ha scoperto intere stanze costruite con la versione romana di calcestruzzo impermeabile. Sono stati trovati, inoltre, molti reperti che includono la testa di una freccia di ferro, forcine per capelli di ossa (cosa che fa pensare che le donne fossero ammesse all’interno delle terme), più di 100 monete conservate in modo superbo che risalgono al II e III secolo d.C. e alcune ceramiche.

Ma la scoperta più notevole del sito è un blocco di arenaria su cui è inciso un tributo a Giulia Domna, moglie dell’imperatore Lucio Settimio Severo. Giulia Domna esercitò un’influenza politica enorme e si unì all’imperatore nel corso di una spedizione contro i britannici nel 208 d.C. L’iscrizione sembra sia stata scritta tre anni dopo la morte del marito, quanto il figlio Caracalla era imperatore.

Kevin Mounsey, archeologo principale degli scavi, ha dichiarato che la scoperta “ha rilevanza nazionale, ci sono speranze che il sito possa essere mantenuto e trasformato in un’attrazione turistica”.

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