Un flop l'asta della “Biennale Trieste” di Sgarbi

Pubblicato il 27 Novembre 2011 - 18:46| Aggiornato il 9 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

TRIESTE – La crisi investe anche l’arte: nonostante la folla di partecipanti e visitatori, la battuta d’asta di opere della mostra triestina curata da Vittorio Sgarbi per la sua ‘biennale diffusa’, organizzata al Magazzino 26 in occasione della chiusura della kermesse, e’ andata praticamente deserta. Nonostante la folla presente, delle 63 opere battute soltanto sei sono state vendute; sono le realizzazioni meno costose e di autori meno noti.

L’opera aggiudicata al costo piu’ alto e’ quella di un artista italiano venduta a mille euro. Nessuna offerta nemmeno per le opere di affermati artisti, come Nane Zavagno e la sua gigantesca realizzazione che partiva da una base di 60 mila euro, ne’ quella piu’ cara in assoluto, il ‘murale’ di Rossana Longo con base 80 mila euro. La biennale diffusa di Trieste chiudera’ stasera con un successo di pubblico: 40 mila persone.

Al Magazzino 26 e’ atteso il curatore della manifestazione, Vittorio Sgarbi, curatore a Venezia del Padiglione Italia per la Biennale d’arte 2011, che ne decretera’ la chiusura con una singolare iniziativa, il falo’ di un’opera, Patatrac di Giordano Floreancig.

Secondo il programma, il voluminoso mucchio colorato Patatrac avrebbe dovuto essere portato all’aperto stamani per prepararne la ”fine” ma e’ rimasto chiuso in un locale le cui chiavi erano scomparse; trovate solo molto piu’ tardi.