Usa. Quadro rubato dai nazisti restituito ai proprietari italiani

NEW YORK – Il 'Cristo porta croce trascinato da un manigoldo' torna nella mani dei legittimi proprietari: il dipinto, opera nel 1538 di Girolamo Romano di Brescia, detto il Romanino, era stato sequestrato dalla polizia doganale degli Stati Uniti perche' sospettato che essere stato trafugato durante la Seconda Guerra mondiale e la restituzione mette fine ad una saga durata 15 anni.

Si tratta di una vicenda che ha visto coinvolte autorita' internazionali nel tentativo di riportare il quadro nelle giuste mani. Il Cristo e' di proprieta' della famiglia Gentili, di origini ebree, emigrata in Francia durante la Seconda Guerra Mondiale per sfuggire ai nazisti.

A riconoscere il quadro e' stato uno dei discendenti, che lo aveva visto esposto in una mostra sul Barocco al Mary Brogan Museum di Tallahassee, in Florida, dietro prestito della Pinacoteca di Brera, dal 1998 proprietaria dell'opera del 16/mo secolo.

Dietro segnalazione di un impiegato della casa d'aste Christie's, l'Interpol aveva messo sotto sequestro l'opera con il sospetto che fosse stata rubata. Dopo il provvedimento il quadro e' stato portato in una localita' segreta e tenuto in custodia fino a che non si fosse risolta la disputa.

Il quadro del Romanino e' solo una delle migliaia di opere d'arte rubate alle famiglie ebree durante le persecuzioni naziste ed e' uno degli oltre 2500 capolavori che il governo americano dal 2007 si e' impegnato a restituire ai 23 Paesi dai quali sono stati trafugati.

Lionel Salem, nipote di Francesco Gentili, ha detto che il quadro sara' messo all'asta da Christie's a New York il prossimo sei giugno. E' stimato due milioni e mezzo di dollari. La famiglia ha deciso di vendere il quadro perche' e' di proprieta' di sei persone. "Una torta – ha commentato Salem – e' facile da tagliare in parti uguali. E' piu' difficile invece per un dipinto".

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