Vittorio Sgarbi: “La Gioconda mi ricorda Nicole Minetti”

Pubblicato il 15 Novembre 2011 - 20:42 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Da buon critico d’arte la “Gioconda” gli fa pensare a Nicole Minetti. Monica Bellucci potrebbe invece essere una donna del Tiziano. E Simona Ventura somiglia alla “Giuditta che taglia la testa a Oloferne” del Caravaggio. In occasione dell’uscita per Bompiani del suo libro “Piene di grazia, i volti della donna nell’arte”, Vittorio Sgarbi si presta a un gioco di somiglianze tra le grandi figure femminili dell’arte e le moderne protagoniste della cronaca e dello spettacolo. Lo fa in un articolo che compare sul settimanale Oggi, in edicola da mercoledì.

Sgarbi quindi spiega i perchè: “La Gioconda, uno dei quadri più celebri al mondo per il suo mistero, è in realtà un’opera di assoluta semplicità. Lei ti guarda negli occhi, ammicca, ti sfida spavalda. E’ la donna che vuole sedurre: una Minetti. L’altra condizione femminile, di chi si vota a un solo uomo, sta invece nella Dama con l’ermellino. In quello sguardo che ignora chiunque altro, c’è un’idea di esclusività”.

E quindi, a chi può essere paragonata? “La ricchezza fa parte del potere, del fascino di un uomo. La Gregoraci ha sposato Briatore non perchè bello e la Tulliani ha eletto Fini”. “L’esclusività non necessariamente è legata all’amore, ma alla dedizione. La dedizione può essere indotta dall’interesse, ma l’interesse non è affatto un delitto”, spiega Sgarbi.