“Un premier allo sbando connivente e ricattato”: Scalfari per Repubblica

Pubblicato il 18 Settembre 2011 - 15:27 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ un premier allo sbando secondo Eugenio Scalfari il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che in tempo di crisi economica e politica profonda, vive anche una crisi personale, con le indagini che lo vedono coinvolto in prima persona. E se il presidente del consiglio è allo sbando, connivente e ricattato, allora spetta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano prendere le redini di una situazione ormai insostenibile per l’Italia in profonda crisi.

CE LA faremo da soli? Molti ci sperano, magari per scaramanzia. Oppure per quel “dover essere” che implica un richiamo alla coscienza morale, ma è chiaro e l’abbiamo scritto più volte che da questa crisi si può uscire tutti insieme o tutti insieme affonderemo perché l’economia internazionale è a tal punto intrecciata da costruire un unico sistema di forze e di debolezze.  

Lo si è visto venerdì scorso, quando cinque Banche centrali – la Fed americana, la Bce europea, la Banca d’Inghilterra, la Banca giapponese e quella svizzera – hanno inondato di liquidità il sistema bancario europeo con prestiti in dollari a tre mesi per cifre illimitate. I mercati hanno respirato, le Borse sono ritornate in positivo, gli “spread” sono diminuiti. La via di salvezza è questa? Stampare moneta per tirare i Paesi fuori dalla recessione che li minaccia, magari a prezzo di scatenare l’inflazione?

No, non è questa la via e le Banche centrali lo sanno bene. L’inflazione a due cifre – che avrebbe il pregio di svalutare i debiti sovrani riducendoli a carta straccia – è l’imposta più odiosa perché è la più regressiva che possa immaginarsi, colpisce tutti i redditi fissi, stipendi, salari, pensioni, arricchisce i già ricchi e impoverisce i ceti medi. Spezzerebbe definitivamente una coesione sociale già indebolita da crepe profonde.” […]