Funerale e coronavirus. Caccia a jogger solo in spiaggia. Ma come fa a sfuggire una carovana?

Funerale e coronavirus. Per la fortunata coincidenza del mio vivere a Pescara, mi tranquillizza il ministro Speranza. L’Abruzzo Regione a basso rischio per il Coronavirus.

Ottima notizia, e oggi si riparte con un po’ di respiro e qualche utile limitazione. Niente bar e trattorie nei luoghi deputati alla movida, più il catalogo di regole per chi riapre.

La Regione che stata fortunata e brava si avvia a una normalità ristretta, ma sempre meglio delle mie quotidiane prigioni. Per conto mio resto a casa, e beato chi tenta la sorte.

Tutto tranquillo, almeno in apparenza, che già scoppia la prima grana del dubbio. Il sindaco Masci, che bene ha fatto in questo periodo difficile, si fa venire il giusto sospetto che non tutto quadri come appare.

La storia del funerale finito in ospedale è una rogna che il Molise divide con l’Abruzzo, una volta regioni unite anche politicamente, oltre che geograficamente.

La comunità rom si è riunita in Molise due settimane fa per onorare un suo morto. Ma la gran parte dei partecipanti arrivava dal vicino Abruzzo.

Vasto ha isolato un quartiere rom in zona rossa, Pescara e Lanciano si mobilitano per metterci una pezza. Ovvero per contenere il rischio di nuovi contagi.

Le strutture sanitarie sono in allerta, la vigilanza degli amministratori è al massimo dell’attenzione. Ce la faremo certamente.

Non ho dubbi, ma mi faccio una domanda e non riesco a darmi una risposta che abbia senso.

Premessa. Un mesetto fa l’Italia intera ha potuto godersi un video: uno scavezzacollo veniva inseguito sulla spiaggia da poliziotti ed elicotteri. Un esibizionista da stadio che correva da solo sul lungomare di Pescara.

Domanda. Come ha fatto un corteo di automobili con decine di persone a bordo, uomini donne bambini, a percorrere indisturbato assai più di cento chilometri?

Elicotteri, droni, volanti e tutte le altre diavolerie? Come ha fatto la carovana a superare i confini della provincia e poi anche quelli della regione?

Vedo già in allestimento la cerimonia per consegnarmi la medaglia per la difesa della razza. Ma non è proprio aria. Il Coronavirus si è incaricato di confermare che le razze non esistono, ma che gli stupidi sì esistono.

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