“Herr Klaus e i fratelli prodighi”, Roberto Perotti sul Sole 24 Ore

Pubblicato il 7 Dicembre 2010 - 12:49 OLTRE 6 MESI FA

Una storiella per raccontate la crisi, un’immagine familiare per dare suggerimenti d’economia: Roberto Perotti sul “Sole 24 Ore” parla di “Herr Klaus e i fratelli prodighi” e Blitzquotidiano ve lo propone come articolo del giorno. Risorse economiche, introiti fiscali: gli elementi del racconto rievocano l’Europa e le scelte recenti.

“Klaus ha una solida reputazione, 20 euro di risparmi e nessun debito. I suoi fratelli Dimitrios e Patrick invece si sono dati alla bella vita: ciascuno ha 10 euro di debiti, e solo 5 euro in tasca. I creditori scalpitano: tra essi vi sono alcuni figli di Klaus, banchieri che in passato hanno fatto prestito agli zii.

Ecco le possibilità vagliate da Klaus e i suoi secondo la storia di Perotti:

1.Istituire un “Fondo famigliare per la stabilità finanziaria”. Ognuno vi mette i propri risparmi, a cui attingere per pagare i creditori. Ma i debiti totali sono 20 euro, e Dimitrios e Patrick insieme possono contribuire al massimo con 10 euro. Alla fine Klaus ci rimetterà almeno 10 euro.

2. Emettere una dichiarazione di reciproca garanzia dei debiti. Ma Dimitrios e Patrick con i loro risparmi possono garantire 10 euro. I debiti rimanenti li garantisce di fatto Klaus, che alla scadenza dovrà sborsare 10 euro.

3. Emettere dei “bond famigliari”, raccogliere 20 euro e pagare i debiti di Dimitrios e Patrick. Le banche dei figli di Klaus non corrono più rischi. Solo che adesso ci sono dei nuovi creditori, gli acquirenti dei bond, e per la stessa somma: 20 euro. Come sempre, Dimitrios e Patrick potranno pagare 10 euro al massimo, e Klaus ce ne rimetterà almeno 10.

4. Klaus e i fratelli possiedono una banca, la Banca centrale della famiglia, che ha capitale zero. Le chiedono aiuto: con riluttanza il management acconsente, e compra i debiti di Dimitrios e Patrick pagandoli con depositi. Un bel passo avanti: ora i due fratelli sono debitori della banca di famiglia, sarà tutto più semplice. Ma alla scadenza essi ovviamente possono rimborsare al massimo 10 euro, e la Bcf si ritrova con un capitale negativo per 10 euro. Per evitare la bancarotta, Klaus deve ricapitalizzarla sborsando i soliti 10 euro”.

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