Islam, università di Jihadi John a Londra covo di estremisti

Islam, università di Jihadi John a Londra covo di estremisti
L’Università di Westminster

LONDRA – La Westminer University, la stessa in cui studiò il ragazzo inglese diventato boia dell’Isis Jihadi John, pullula di estremisti islamici. In particolare la Islamic students society (società studentesca islamica) è dominata dagli integralisti che si rifiutano persino di parlare con il personale musulmano femminile. La denuncia arriva da un report dell’ateneo analizzato in un articolo del Guardian ripreso da Federica Macagnone sul Messaggero, che scrive:

“L’università ha commissionato il rapporto a una società indipendente sulla scia delle preoccupazioni per il dilagante estremismo nel campus, dopo che, lo scorso febbraio, era emerso che il militante britannico dello Stato islamico Mohammed Emwazi era un laureato dell’università: noto come Jihadi John, l’uomo è stato identificato come il jihadista con il volto coperto che è apparso in una serie di inquietanti video dell‘Isis.

Purtroppo il risultato del report è a dir poco allarmante: secondo alcune persone intervistate, i membri della Society hanno agito come «apostoli di una fede indipendente, interessati in gran parte a questioni di ortodossia religiosa e a fenomeni percepiti come eretici», mentre è emerso che parecchi reclami sul comportamento della Islamic students’ society sarebbero stati ignorati o sottovalutati perché il personale dell’università e il sindacato degli studenti temevano di apparire islamofobici: all’interno del campus è stato tacitamente tollerato un atteggiamento “a volte ostile o intimidatorio” nei confronti delle donne, tacciato come “totalmente inaccettabile”.

Nella stessa università, del resto, doveva essere ospite ad un dibattito lo sceicco Haitham al-Haddad, predicatore radicale che aveva descritto l’omosessualità come un flagello e un atto criminale. L’evento venne annullato dopo l’identificazione di Jihadi John.

“Tuttavia, non sarebbe stata la prima volta che al-Haddad si trovava a parlare a una platea di studenti del campus: già nel 2013 era stato invitato e, proprio in quell’occasione, aveva parlato di un futuro in cui l’Islam sarebbe stato dominante. «Una volta che i musulmani saranno diventati una delle superpotenze del mondo, la giustizia prevarrà – aveva detto durante il discorso – Tutti potranno godere dei benefici dell’Islam».

 

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