La sfida della politica: Carlo Federico Grosso sulla Stampa contro il processo breve

In attesa che la Camera voti il disegno di legge sul processo breve, Carlo Federico Grosso prevede disastri per la giustizia italiana se il testo appena approvato dal Senato entrerà in vigore. La speranza che il giurista fa sua è che la Corte costituzionale si pronunci in senso negativo e bocci la riforma del sistema processuale italiano, definito senza troppi giri di parole uno stratagemma studiato solo per sottrarre Berlusconi dai suoi processi:

Il Senato ha approvato ieri il processo breve, l’ultima legge ad personam studiata per sottrarre Berlusconi ai suoi processi. Una vergogna che non merita neppure più discutere. Se il testo diventerà davvero legge, provocherà disastri nell’esercizio quotidiano della giustizia, e si potrà soltanto sperare che la Corte Costituzionale sia veloce nel rilevare la sua palese illegittimità. In questo giorno poco fausto per le prospettive di giustizia, vale peraltro la pena di affrontare un tema, che, risolto malamente, rischierebbe di compromettere ancora di più il rispetto della legalità nel nostro Paese. È stato ancora una volta Berlusconi a porlo sul tappeto, quando all’attività giudiziaria svolta dai magistrati ha contrapposto, in termini di sfida, la forza che deriva ai politici dall’investitura ottenuta con il voto popolare…

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