La velocità di Shanghai, città in ansia di prestazione. Paolo Madron su Il Sole 24 Ore

paolo madron
Il giornalista Paolo Madron

A Shanghai tutto corre: corrono gli uomini, i soldi, i treni, le macchine, le biciclette, la metropolitana, i camerieri quando li chiami. Corrono verso un futuro che sentono di non aver ancora raggiunto ma vogliono afferrare prima possibile. Il governo locale ha espropriato la lentezza, l’ha fatta sparire persino dai vecchi quartieri della città che ancora sopravvivono all’ombra dei grattacieli.

Chi arriva si trova subito davanti al simbolo di questo nuovo ordine, il Maglev, il treno a levitazione magnetica più veloce del mondo, 30 chilometri in sette minuti, che porta i passeggeri dallo scalo di Pudong alla città. Più che un treno è una metafora. Ma dappertutto sembra si combatta un’accanita lotta contro il tempo: il viale che costeggia il fiume dalla parte del Bund, cuore della città vecchia, è un cantiere aperto. Bisogna finire entro marzo, perciò si lavora ininterrottamente giorno e notte

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