Per le partite iva è sempre Pomigliano. Dario Di Vico sul Corriere della Sera

I lavoratori di Pomigliano D’Arco e il popolo delle partite iva. Sembra una guerra a chi se la passa peggio ma Dario Di Vico, sul Corriere della Sera racconta un Paese in cui il mondo del lavoro cambia più velocemente delle norme che dovrebbero regolarlo, con disagi e difficoltà per tutti gli attori coinvolti. BlitzQuotidiano ve lo propone come articolo del giorno.

Sarà solo una questione di punti di vista ma al popolo delle partite Iva tutto il battage che si è fatto e si sta facendo sul caso Pomigliano non va proprio giù. Un economista osserverebbe che si ripropone nel dibattito pubblico e sul mercato del lavoro la divaricazione (anche psicologica) tra insider e outsider, un cronista racconta i discorsi che sente fare. Che inevitabilmente battono su considerazioni («ma alla fine quanti sono i lavoratori metalmeccanici delle grandi imprese italiane?») contrapposte a una realtà, per l’appunto, del mercato del lavoro dove abbondano le partite Iva con mono-committenza, «che lavorano di fatto per un solo padrone senza poter accampare diritti e tutele». Pomigliano o no, è evidente che mentre le nuove assunzioni avvengono tramite contratti a progetto, lavoro a tempo determinato, stage e lavoretti vari, l’attenzione dei decisori resta puntata sulle grandi fabbriche e sui conflitti più o meno ideologizzati tra Confindustria e Fiom-Cgil. I duri rubano la scena ai tanti e il patto sociale di cui si va almanaccando riguarda comunque alla fin fine una minoranza di lavoratori. È come se Cipputi si fosse preso la vendetta sui suoi nipotini e su quanti ne avevano proclamato l’estinzione. «Nel frattempo noi restiamo nell’ombra e siamo costretti a competere persino con il lavoro gratuito — denuncia Alfonso Miceli di Acta, l’associazione dei consulenti del terziario avanzato —. Le aziende fanno sempre più ricorso a stage post-curriculari di sei mesi non retribuiti. Oppure chiamano dei pensionati. È chiaro che gli spazi si chiudono e la competizione è al ribasso». La diffusione degli stage non pagati è così ampia che è nato un sito che raccoglie i giudizi dei giovani dopo l’ esperienza fatta nelle varie aziende. L’obiettivo è sconsigliare quelle che-ti-fanno-perdere-solo-tempo. Ma cosa riserva alle partite Iva l’anno di business che si è appena aperto? Quali sono le novità che ci si possono attendere a livello di mercato e di nuove norme? Sul piano delle occasioni di mercato tutti segnalano pessimisticamente il taglio delle consulenze da parte della pubblica amministrazione, mentre sul versante privato la ripartenza delle aziende ancora non si è vista. O per volere essere ottimisti, ancora non si è dispiegata. […]

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