Per risollevare l’economia statunitense meglio aiutare la spesa che continuare a tagliare. Ne è convinto George Soros, uomo d’affari e filantropo democratico. Dalle colonne del Sole 24 Ore, Soros espone la sua tesi: ridurre gli squilibri quanto più rapidamente possibile e nello stesso tempo limitare al minimo l’aumento dell’indebitamento.
Inutili quiandi i continui tagli: “tagliare la spesa pubblica in un periodo di fortissima disoccupazione vorrebbe dire ignorare ciò che la Storia avrebbe dovuto insegnarci”, scrive Soros.
L’insistenza dell’amministrazione Obama sull’irreprensibilità fiscale non è dettata da necessità finanziarie bensì da considerazioni politiche. Gli Usa non sono uno dei paesi fortemente indebitati d’Europa, che devono pagare ingenti premi sul costo al quale la Germania può prestare capitali. I tassi di interesse sui titoli di stato negli Usa stanno scendendo e sono prossimi a minimi record, (…)