Panerai ricorda: Ambrosoli fu un eroe, senza categorie. Pagò con la vita l’avere fatto il suo dovere contro Sindona. E Andreotti lo sa bene.

L’articolo del giorno la cui lettura Blitzquotidiano raccomanda è stato scritto da Paolo Panerai, oggi editore, uno dei migliori giornalisti italiani del dopoguerra, ed è stato diffuso su internet dal sito Dagospia.com.

L’articolo è dedicato alla tremenda battuta di Giulio Andreotti sulla fine di Giorgio Ambrosoli: “se l’è andata a cercare”.

Scrive l’autore:

In che modo se la sarebbe andata a cercare, secondo la cinica battuta di colui che in realtà è stato uno dei protagonisti principali del crack di Michele Sindona, con il successivo ignobile omicidio del giovane liquidatore della Banca privata italiana? In un solo modo: facendo fino in fondo il suo dovere.

Ambrosoli è stato ribattezzato da una certa corrente radical Un eroe borghese, titolo anche del film a lui dedicato. In realtà Ambrosoli è stato un Eroe tout court. Borghese, per lui che era monarchico, stona. Mentre l’attributo di eroe è forse insufficiente. Ma ecco i frammenti della storia da rivelare.

Per molto tempo sono stato il giornalista che sapeva di più di Sindona e del suo crack.

Leggete il seguito…

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