Pansa ricorda Scalfari e Ottone e dice: le inchieste non sono dossieraggi

Gianpaolo Pansa ha sempre avuto coraggio, anche fisico, perché non è mai stato giornalista da tavolino, da archivio (anche se ne ha messo assieme uno formidabile con i suoi ritagli di quasi mezzo secolo); è sempre stato un reporter, un reporter principe, se si vuole, ma ha scarpinato tutta la sua ormai lunga vita per trovare una notizia, controllare un particolare.
In una puntata del suo Bestiario si chiede: “Che cosa ho imparato nei primi anni di giornalismo? Alla Stampa, al Giorno e al Corriere della sera, mi hanno insegnato che l’inchiesta è il top della professione, la prova di eccellenza, il traguardo glorioso di un cronista. A Repubblica la pensava nello stesso modo Eugenio Scalfari. Del resto lui veniva da anni di Espresso. E con Lino Jannuzzi aveva scritto un’indagine rimasta famosa contro il Piano Solo del generale Giovanni De Lorenzo”.
Ricorda il suo passaggio a Corriere della Sera, all’epoca diretto da Piero Ottone, che “amava molto le inchieste”, ne evoca “una che scrissi per lui, insieme a Gaetano Scardocchia. Era il febbraio 1976 quando emerse lo scandalo Lockheed, la grande azienda americana che fabbricava aerei. La Lockheed era sospettata di aver pagato tangenti a politici italiani per facilitare la vendita dei suoi Hercules C 130, destinati all’aeronautica militare”.
Aggiunge: “Vedo dai miei taccuini che Scardocchia e io pubblicammo sul Corriere ben tredici articoli, un numero insolito per l’epoca, tirando in ballo eccellenze della politica e dell’industria. Le reazioni furono tante. Non escludo che nella nostra indagine ci fossero errori. Ma nessuno ci accusò di aver fatto del dossieraggio. O di aver tentato di uccidere moralmente questo o quel big”.
Poi l’amara conclusione: “Oggi qualunque inchiesta giornalistica sfiori un potente diventa subito un dossier. E gli autori dell’indagine vengono bollati come killer che sparano parole micidiali quanto le pallottole. Siamo dunque arrivati al dossieraggio e al killeraggio”.

Leggi l’articolo originale da: Il Riformista

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