“Perchè Van Rompuy non sarà come Churchill”, analisi di Gianni Riotta per il Sole 24 Ore

Blitz quotidiano propone oggi come articolo del giorno l’analisi di Gianni Riotta per il Sole 24 Ore, il quale spiega perchè il neoeletto presidente stabile dell’Ue, il belga Herman Van Rompuy, non sarà come Winston Churchill.

Una colonna dell’europeismo come Mario Monti, sul Corriere della Sera, giornale che fregia la testata con la bandiera a stelle d’oro dell’Unione, e un critico severo di Bruxelles, Wolfgang Münchau sull’euroscettico Financial Times, concordano controcorrente: la nomina dell’oscuro ex premier belga Van Rompuy a presidente del Consiglio Ue va bene, benissimo. Come sapete la reazione generale, anche al Dipartimento di Stato americano, è opposta. L’Europa s’è detto – e questo giornale ha così scritto per primo, con Enrico Brivio – si accontenta di nomi modesti, a Van Rompuy s’accompagna la sconosciuta baronessa inglese Ashton come ministro degli esteri, e non punta su leader forti, capaci di imporre un punto di vista comunitario alle beghe nazionalistiche delle cancellerie. Un Tony Blair, per fare solo un esempio, avrebbe potuto sedersi da pari a pari con Obama, Hu Jintao e Putin, e non limitarsi a prendere appunti se convocato da Merkel o Sarkozy. Difficile invece immaginarsi Van Rompuy tenere botta a Washington e Mosca, o avanzare un’agenda non già omogeneizzata da Berlino e Parigi. […]

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