Battista sul Corriere della Sera: “I domiciliari negati al malato Rizzoli”

ROMA – Niente domiciliari per Angelo Rizzoli, nonostante l’imprenditore sia gravemente malato. La situazione di Rizzoli è stata denunciata da Ilaria Cucchi, candidata ma non eletta per Antonio Ingroia, sorella di Stefano Cucchi, attenta quindi al tema della condizione di vita dei carcerati. E la delicata situazione di Rizzoli è anche al centro dell’editoriale di Pierluigi Battista sul Corriere della Sera:

È difficile, in un Paese in cui sui social network si sghignazza oscenamente il suicidio di David Rossi del Monte dei Paschi di Siena («uno in meno»; «un’ammissione di colpevolezza») avere il coraggio di Ilaria Cucchi. È difficile, in un Paese in cui sui giornali che vanno tanto di moda si gode come il popolaccio bruto davanti alla ghigliottina per le «retate e i «rastrellamenti» dei politici messi in galera, chiedersi se non sia tremendo l’accanirsi con la carcerazione preventiva per un «potente» malato molto gravemente e che rischia di morire. È tutto molto difficile in un Paese in cui, cinque anni fa, fu prelevato da casa, di notte come il peggiore dei malfattori, il presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, in cui il magistrato convocò una conferenza stampa come al Festival di Cannes per parlare di «prove schiaccianti» ma inesistenti, in cui dopo cinque anni si apprende che l’accusa non si era nemmeno premurata di stabilire l’esatta cronologia di «prove» mai provate.

È difficile in un Paese che non conosce più l’abc dello Stato di diritto, dimostrare misura, senso dell’umanità, rispetto delle persone e del principio costituzionalmente tutelato della presunzione d’innocenza. Perciò appare un grande gesto quello di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi morto nel reparto detentivo dell’ospedale Sandro Pertini con il corpo tumefatto e ridotto in condizione pietose, che sul Foglio denuncia lo stato di gravità assoluta in cui, in questi giorni, versa nello stesso reparto detentivo Angelo Rizzoli.

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