“Sanremo, rimandare il Festival dopo il voto? Ridicolo”: Grasso sul Corriere

Pubblicato il 13 Dicembre 2012 - 14:15 OLTRE 6 MESI FA
Emma Marrone, vincitrice del Festival di Sanremo 2012 (Foto LaPresse)

ROMA – “Salviamo il Festival di Sanremo“. Aldo Grasso sul Corriere della Sera avvisa: “il pericolo è di cadere nel ridicolo”. Far slittare il Festival di Sanremo, “reo” di cadere proprio durante le elezioni politiche del 2013, è un’idea “semplicemente grottesca”, secondo Grasso.

Grasso scrive sul Corriere della Sera:

“In attesa che venga definita la data dell’Election day (17-18 oppure 24-25 febbraio), in Rai si sta valutando la possibilità di posticipare l’evento «per assolvere agli obblighi informativi di legge legati alla par condicio». L’assurda proposta è partita da Antonio Verro, consigliere di nomina Pdl, ex dirigente dell’Edilnord. La solfa è sempre la solita: gli show televisivi sono in mano ai professionisti dell’antiberlusconismo (da Luciana Littizzetto a Roberto Benigni) e quindi le elezioni potrebbero essere condizionate da qualche battuta irriguardosa o da una canzone la cui musica potrebbe suggestionare il voto.

Si fa molta difficoltà a pensare, per esempio, che negli Stati Uniti, durante il rush finale per l’elezione del presidente, vengano sospesi i più popolari show per assolvere gli obblighi informativi legati alla famigerata par condicio.

Sanremo è una festa popolare, la sconfitta delle élite culturali, delle minoranze autocompiaciute, di quelli che soffrono di mal di metafora, almeno da quando Ennio Flaiano, posando il suo sguardo sul Festival, ebbe a dire: «Non ho mai visto niente di più anchilosato, rabberciato, futile, vanitoso, lercio e interessato».[…]”

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