Vicenza, bandite le infradito da scuola. Il preside: “Serve decoro”

Pubblicato il 28 Maggio 2010 - 12:14 OLTRE 6 MESI FA

Dopo i jeans a vita bassa, ora sono le ciabatte infradito ad entrare nella “black list” dei vestiti vietati. Almeno a scuola. Il preside dell’istituto tecnico Rossi di Vicenza infatti ha bandito abiti succinti e scarpe aperte perché non corrispondono all’idea che il dirigente scolastico ha di «decoro nell’abbigliamento a scuola».

«Anche il modo di vestire può facilitare l’apprendimento» ha spiegato Gianni Zen, preside dell’istituto di via Legione Gallieno. «Il decoro e l’abbigliamento sono particolari non del tutto insignificanti».
Dopo tanta pioggia, da qualche giorno a Vicenza era spuntato il sole. E con lui, pantaloni a vita bassa, mini-top attillati e ciabatte infradito. Così il preside Zen ha dato il via ad un’azione «preventiva» per selezionare la «collezione estiva» degli studenti grazie ad una circolare rivolta ai ragazzi e a tutto il personale.

L’abito, forse, non fa il monaco. Ma la decenza è fondamentale. Per questo, secondo il dirigente scolastico «è giusto, quindi, ricordare che a scuola ci si deve presentare in un certo modo». I pantaloni a vita bassa, le infradito ai piedi, i calzoni corti quasi fossimo al mare, certi abbigliamenti da spiaggia. Tutti indumenti citati, e vietati, dalla circolare. «Una circolare sull’abbigliamento appare forse qualcosa di burocratico – si legge – ma è un modo (uno dei tanti) per richiamare al dialogo sincero con le famiglie: non si può lasciar correre un po’ su tutto».