GIUSTIZIA, SCONTRO PD-BERLUSCONI: VELTRONI, ”PREMIER IRRESPONSABILE”

Veltroni_microfono «Ditemi come si può dialogare con chi ti dice che sei un dittatore, che in Italia c’è un regime, che è colpa tua, che sei Hitler, che sei Videla, che sei il diavolo, che sei un corruttore politico… voi si siedereste al tavolo con chi ha di voi questa opinione? È impossibile, sarebbe una farsa inaccettabile a cui nessuno si potrebbe prestare».

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a margine del vertice del Partito popolare europeo a Bruxelles ha risposto così a chi chiedeva se fosse pronto al dialogo con l’opposizione sulla riforma della giustizia. «Gli italiani -ha aggiunto- sanno che è assolutamente indispensabile riformare sia la giustizia civile sia la giustizia penale». «Abbiamo il dovere di attuare questa riforma», ha insistito ancora il premier sottolineando l’esigenza di garantire «agli italiani un processo giusto, che oggi non c’è».

Il leader del Pd, Walter Veltroni, questa mattina a Parigi a margine dell’apertura del vertice dei premi Nobel per la Pace ha definito invece il comportamento del presidente del Consiglio del tutto irresponsabile. «L’Italia – ha proseguito Veltroni – sta entrando nella più drammatica crisi sociale che la nostra generazione ricordi e il presidente del Consiglio cerca costantemente di alimentare una situazione di scontro e di creare condizioni di divisione nel Paese».

«All’opposizione che ha responsabilmente detto di essere disponibile a collaborare per fronteggiare questa situazione che entra nelle famiglie degli italiani e nelle imprese – ha proseguito Veltroni – il presidente del Consiglio ha risposto dicendo: "me ne frego". E sulla giustizia afferma di voler cambiare la carta costituzionale solo con la maggioranza. Si tratta di un comportamento del tutto irresponsabile, che riceverà nel parlamento e nel Paese la risposta che merita».

«Penso che Berlusconi si assuma di fronte all’Italia una grande responsabilità – ha continuato Veltroni – L’Italia in questo momento avrebbe bisogno di fronteggiare unita nel rispetto dei ruoli fra maggioranza e opposizione, la crisi finanziaria, economica e sociale. E invece Berlusconi cerca ogni giorno lo scontro. È una responsabilità molto grave che il presidente del Consiglio assume su di sè». E infine: «Berlusconi deve accettare il fatto che esiste un’opposizione. Berlusconi non vuole l’opposizione, pensa di poter decidere lui chi deve fare l’opposizione, ma se lo deve togliere dalla testa»

Il presidente della Camera Gianfranco Fini, infine, non cambia idea: la riforma della giustizia deve essere condivisa da maggioranza e opposizione. Interpellato a Montecitorio all’indomani dell’ennesimo affondo del premier Silvio Berlusconi che ha annunciato l’intenzione di voler procedere anche a modifiche costituzionali senza sedersi al tavolo con la minoranza, la terza carica dello Stato afferma: «Quello che penso l’ho detto l’altro giorno, anzi 48 ore fa. Va bene cambiare idea, ma in 48 ore…». «È necessaria – aveva detto Fini martedì scorso – una riforma che abbia come obiettivo condiviso ciò che è auspicato da tutte le forze politiche: l’efficienza, cioè, del sistema giudiziario».

Le parole ribadite oggi dal presidente della Camera Gianfranco Fini dimostrano che nel Pdl «per fortuna c’è qualcuno che ragiona»: è il commento della presidente dei senatori del PD, Anna Finocchiaro, alla ribadita volontà del presidente della Camera di arrivare a una riforma condivisa della giustizia. «È evidente – ha aggiunto Finocchiaro – che nella maggioranza non c’è identità di vedute. Credo però che il presidente della Camera farebbe bene ad interloquire con il presidente del Consiglio, che anche questa mattina ha ribadito la sua prepotenza. Altrimenti – ha concluso – le sue parole rischiano di perdersi nel vento e di diventare uno sterile appello di fronte alla prepotenza del premier. Ribadiamo che non può essere solo onere dell’opposizione farsi carico di un comportamento responsabile».

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