INTERCETTAZIONI: DI PIETRO A NAPOLITANO, ”NON FIRMI LA LEGGE”

Dipietro_ovetto Antonio Di Pietro lancia un nuovo appello al capo dello Stato affinché faccia sentire la sua voce quando sul tavolo del Quirinale arriverà la legge sulle intercettazioni. In sostanza un appello a non firmare il provvedimento.

Il leader dell'Idv, per nulla pentito delle critiche rivolte a Giorgio Napolitano durante la manifestazione del 28 gennaio, per le quali è stato iscritto nel registro degli indagati, torna a chiamare in causa il presidente della Repubblica: "Adesso che arriva il momento della firma della legge sulle intercettazioni, visto che in Parlamento la voteranno tutti con la mano alzata come soldatini – afferma l'ex pm conversando con i giornalisti a Montecitorio – il presidente si chieda se questa legge sia davvero costituzionale o se umilia la funzione della giustizia costituzionalmente garantita uguale per tutti".

"Io risulto denunciato – aggiunge Di Pietro – da uno degli avvocati di Berlusconi per aver detto che il Lodo Alfano umilia le nostre istituzioni, e avrei preferito e preferirei che il Capo dello Stato su questo tema, come sulle intercettazioni, possa intervenire".

Gestione cookie