Siena: tutto pronto per la Moschea di Colle Val D’Elsa. La Lega si oppone, la Fallaci la voleva radere al suolo con le bombe

Il progetto della Moschea

Inagibilità e problemi di sicurezza. Dopo aver tentato in tutti i modi di impedire i lavori, la Lega si ingegna e gioca la carta della burocrazia per chiedere di non inaugurare la moschea di Colle Val d’Elsa nel Senese.  Si tratta di un luogo di culto dalla storia travagliata: nel 2006, la scrittrice Oriana Fallaci scrisse che l’avrebbe rasa al suolo con le bombe.

A denuciare la situazione, stavolta, è il capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale della Toscana Antonio Gambetta Vianna:”La moschea di Colle Val d’Elsa è inagibile e va messo in sicurezza il cantiere. Dalle polemiche iniziali all’inagibilità, passando per guai giudiziari: sarà forse il caso di chiuderla definitivamente?”. Gambetta Vianna annuncia anche la presentazione di una mozione in cui si chiede un intervento immeditato del presidente della Giunta Enrico Rossi.

Per Vianna “la moschea non è agibile e perciò non deve essere inaugurata. Mi stupisco che l’ufficio preposto del Comune di Colle vada addirittura contro il Genio civile, visto che è stato risposto che i materiali sono conformi e in regola in base alla normativa antisismica e che per il Comune risulta agibile”.

L’esponente leghista chiede l’intervento della Regione “perché il precedente governatore Claudio Martini, partecipò qualche anno fa all’atto di firma di un protocollo con la Comunità dei musulmani di Siena e Provincia. Perciò la Regione è corresponsabile di tutto ciò che sta succedendo a Colle”. Il capogruppo del Carroccio aggiunge che “questa moschea è nata tra mille polemiche, e ha visto iniziare, il 10 giugno, un processo per presunte irregolarità edilizie e adesso risulta essere inagibile.

Questo centro di culto sta travalicando la linea della legalità, con la compiacenza dell’amministrazione locale visto che addirittura va contro il Genio civile, e sta rischiando di sfociare nell’illegalità più assoluta. Sarà forse il caso di metterci definitivamente la parola ‘fine’?”.

Nel 2006 la moschea aveva suscitato l’ira di Oriana Fallaci che, intervistata dal New Yorker, disse: “Non voglio vedere questa moschea, è molto vicina alla mia casa in Toscana. Non voglio vedere un minareto di 24 metri nel paesaggio di Giotto, quando io nei loro paesi non posso neppure indossare una croce o portare una Bibbia. “Se sarò ancora viva andrò dai miei amici a Carrara, la città dei marmi. Lì sono tutti anarchici; con loro prendo gli esplosivi e la faccio saltare per aria”.

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