Mozzarella annacquata. Coldiretti lancia allarme, 20mila lavoratori a rischio

«Il calo dei consumi che mette a rischio 20 mila lavoratori della filiera della mozzarella di bufala campana è la pesante conseguenza dei danni economici e di immagine provocati da quelle industrie di trasformazione che pensano di fare affari sul Made in Italy “annacquandone” la qualità». E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini, nel suo intervento al congresso nazionale della Uila-Uil, commentando i sequestri nei caseifici effettuati dai Nas e il commissariamento del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala Dop da parte del ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia.

Proprio oggi infatti i carabinieri del Nas di Caserta hanno sequestrato, nell’ambito di controlli per la sicurezza alimentare e la tutela dei consumatori, 7 caseifici nel casertano nonché mozzarella di bufala e formaggi per 10 quintali per un valore complessivo di 6 milioni di euro.

Le carenze igienico-sanitarie e strutturali hanno fatto scattare il blocco della produzione in aziende controllate in questi giorni nei comuni di Marcianise, Villa Literno, Cancello Arnone, Capua e Falciano del Marsico, alcune delle quali, secondo quanto si è appreso, aderenti al consorzio del di tutela della mozzarella di bufala dop. Campioni di latte, siero e prodotti sono stati inviati all’istituto zooprofilattico di Portici per evidenziare, tra l’altro, l’eventuale presenza di latte vaccino nella mozzarella di bufala oltre le percentuali cosentite dal disciplinare del dop o acqua. Trovato anche prodotto con etichetta con indicazioni mendaci sull’origine e la provenienza.

«Una questione di serietà e trasparenza che conferma – ha commentato Marini – che sul Made in Italy non si possono perdonare leggerezze. La mancata corrispondenza fra indicazioni in etichetta previste dal disciplinare e i componenti costitutivi del prodotto – ha proseguito Marini – rischia di costare cara agli imprenditori onesti sul piano nazionale e internazionale, dove è destinato il 16 per cento della produzione di mozzarella di bufala».

Infine 20mila lavoratori, 128 caseifici, 1850 allevamenti con 250mila capi allevati per un fatturato complessivo di 300 milioni di euro «potrebbero trovarsi in difficoltà per l’imperdonabile leggerezza di chi – ha detto il presidente della Coldiretti – ha pensato di fare affari sfruttando impropriamente l’immagine di uno dei prodotti più prestigiosi del Made in Italy che con quasi 33mila tonnellate è al quarto posto per produzione tra i formaggi italiani a denominazione di origine (Dop)».

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