ROMA – “E’ stupido il comunicatore della comunità ebraica”. Beppe Grillo non ha limiti, dopo aver parafrasato Primo Levi per paragonare la crisi italiana alla Shoah, il leader del Movimento 5 Stelle torna alla carica. Questa volta contro la stessa comunità ebraica che si era indignata dinanzi alle sue parole.
“Non avete capito – ha detto in conferenza stampa alla Camera – Non c’è nessun intento di offendere. Io non ho mancato di rispetto a nessuno. Dovrebbero sostituire il portavoce perché è stupido e ignorante”.
“Non volevo fare il sarcastico o fare battute. Ho letto Primo Levi, sono gli altri che “non hanno capito”. Non ho preso una poesia per fare del sarcasmo. L’ho solo riportata ai giorni nostri. Ho parlato di un paese dato in mano ai poteri della P2. Ho detto che il lavoro oggi fa molte vittime e la P2 rende liberi. Se lei si fossilizza e dice che uso la Shoah…”.
“La comunicazione – ha aggiunto – è una cosa importante. Levi mi ha insegnato che la Shoah è dietro l’angolo, ovunque, dal Ruanda al gas in Siria, fino al sistema finanziario che fa milioni di morti all’anno. Ripeto non ho fatto battute o ironia. E’ una menzogna. Non sono io che mi nascondo dietro certe tragedie, sono loro che lo fanno. Non chiedo scusa, dovrebbero sostituire il loro portavoce, quando si toccano i poteri forti vengono fuori le lobby”.
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