TORINO – Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, è stato condannato a 4 mesi per violazione di sigilli. Questa la decisione del giudice monocratico Elena Rocci di Torino per la vicenda della baita No Tav di Chiomonte. Nei suoi confronti l’accusa aveva chiesto una condanna a 9 mesi.
Stessa condanna è stata inflitta ad Alberto Perino, carismatico leader del Movimento che si oppone alla Torino-Lione.
Complessivamente sono undici le condanne inflitte dal tribunale di Torino, la più elevata a nove mesi nei confronti del leader antagonista Giorgio Rossetto. Dieci invece le assoluzioni. La procura di Torino aveva chiesto per Grillo e Perino condanne a nove mesi e pene fino a un anno e mezzo per gli altri imputati
Beppe Grillo, al momento della richiesta di condanna si era detto, non senza sarcasmo, “sereno”. E alla questione aveva dedicato un post sul suo blog:
Questo è un appello di solidarietà alla Val di Susa. Sono più di 500 inquisiti, tutti sotto processo per delle cose che io non riesco assolutamente a capire. Comunque io confido nella Giustizia. Sono calmo, sono sereno. Sono molto sereno. Non ho grossi problemi. Il PM ha chiesto nove mesi di reclusione perché io avrei rotto un sigillo “già portato via dal vento”, come scritto nella notifica. Era un sigillo che non c’era, un sigillo “inconsapevole”. Mi hanno invitato in una baita dove mangiavano della polenta e io sono andato a mangiare la polentina. Però io sono tranquillo: nove mesi passano presto.
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