ROMA – Nessun commento, ma la riproposizione così com’è dell’articolo, apparso su “La Repubblica”, contro Grillo “manganellatore”. E’ il post apparso domenica sul blog del leader M5S con il titolo “Francesco Merlo. Il manganello di Grillo”. Il post è andato sotto la sezione “Il giornalista del giorno”.
Subito sono partiti i commenti dei lettori del sito, tutti contro quanto scritto dal giornalista. Nello stralcio dell’articolo riportato sul blog, Merlo scriveva:
“Certo anche io sono un giornalista e non mi fa piacere che già domani potrei essere esposto (ancora una volta) alla gogna. Ma è giusto ricordare che gli ultimi elenchi di giornalisti, le ultime schedature di ‘obiettivi sensibili’, le hanno fatte in Italia quelli che poi, dopo qualche anno, aspettarono in via Solferino Walter Tobagi. E, a ritroso, i camorristi che inseguirono la Mehari di Giancarlo Siani e i mafiosi che pedinarono Pippo Fava sino alla sede del teatro stabile di Catania. È vero che Grillo non è ancora terrorista né camorrista né mafioso. Sempre più però il suo codice di violenza, i suoi roghi, le sue scomuniche, i suoi avvertimenti, i suoi manganelli foscamente rimandano alla ‘sgrammatica’ dei terroristi, dei camorristi, dei mafiosi”.
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