ROMA – “Andremo sotto il Quirinale perché Giorgio Napolitano è delegittimato“. Beppe Grillo lo annuncia dalla piazza davanti Montecitorio il 20 maggio durante il discorso per il Restitution Day, in cui i parlamentari del Movimento 5 stelle consegnano un assegno da 5 milioni e mezzo di euro al fondo costituito per le Piccole e medie imprese.
Il leader del Movimento 5 stelle ha annunciato che dopo le elezioni europee del 25 maggio arriverà l’assalto al Quirinale.
“Andremo a protestare perché questo è un Presidente della Repubblica delegittimato. Non ha alcuna base politica e sociale”.
Parlando del suo intervento a Porta a Porta da Bruno Vespa, Grillo dichiara:
“Ho conquistato il voto dei moderati? Quella parola mi fa paura. Non so se ho convinto gli indecisi: volevo sono dire che non sono Hitler o Stalin, sono una persona per bene, emotiva, che sul palco si emoziona”.
E aggiunge:
“Che vuol dire moderati? Qui andiamo verso una bancarotta moderata! Se continuiamo ad andare avanti così il prossimo anno ci ritroviamo ministro dell’economia Passera. Gli italiani si sono trovati delle persone per bene, serie, cittadini che vanno a controllare le leggi, quelle leggi fatte dai fuorilegge. Questo Stato non esiste: esiste solo in quelle lettere che manda ai cittadini che dico ‘entro e non oltre'”.
Se il Movimento 5 stelle andrà al governo le alleanze sono escluse, continua Grillo:
“Alleanze? Questa è una parola terribile. Saranno i cittadini a dirci se ci siamo sbagliati e a mandarci a casa. Di certo non una legge elettorale. Vogliamo andare alle elezioni con la legge elettorale che c’è, non con quella nuova, che l’hanno fatta con un condannato e massone”.
Il voto delle europee, spiega poi il leader M5s, è un voto politico:
“Questo voto alle europee è un voto politico. E ora non c’è un governo nè un Parlamento. Abbiamo già vinto – urla in piazza Montecitorio – questa è una rivoluzione delle persone per bene”.
Intanto sul blog di Beppe Grillo i cittadini M5s di Camera e Senato pubblicano un post dal titolo “RestitutionDay! Beppe Grillo firma l’assegno!“:
“E’ una sorta di esercizio spirituale, sapete? Cittadini in Parlamento, che ogni mese si “autocostringono” con un click a dar via migliaia e migliaia di euro. Pensate che quei cittadini-politici potrebbero poi prendere mazzette? Impossibile. Ogni mese, ciascuno di loro conferma una promessa.
Ogni mese, ribadisce anzitutto a se stesso che i soldi non sono importanti oltre il normale necessario, e che per servire il Paese occorrono anzitutto la passione e la disciplina. E’ un esercizio indispensabile per mantenere le mani pulite. Pulite sono le mani che sanno donare, che sanno fare a meno: i portavoce del MoVimento, in un anno di attività parlamentare, hanno rinunciato a quasi 10 milioni di euro in favore del fondo di garanzia per per le imprese italiane.
L'”assegno” di oggi è di quasi 5 milioni e mezzo. Non è stato mai facile, ma lo diventa pian piano di più. Perché quel click, quella difficile rinuncia, costruiscono ogni giorno una politica diversa e dei politici/cittadini al servizio del Paese anziché delle proprie tasche. E quando il M5S sarà al governo, sarà un mondo intero che cambierà. Perché abbiamo cambiato anzitutto noi stessi”.
M5S Camera e Senato
(Foto LaPresse)
I commenti sono chiusi.