ROMA – Beppe Grillo sul suo blog esprime la sua solidarietà ai giudici di Milano, “assediati” dal Pdl. Nell’esprimere la sua solidarietà ai magistrati, Beppe Grillo condanna poi Silvio Berlusconi, consigliandoli ed invitandolo alla latitanza. Beppe Grillo spiega che Berlusconi ha paura di “fare la fine di Bottino (sic) Craxi, ma sarebbe invece la sua fortuna”. Questo perchè secondo Grillo gli consentirebbe “una fuga sulle spiagge tunisine piene di Ruby, senza la rottura di coglioni quotidiana dei suoi questuanti. Senza Ghedini, Alfano, Gelmini, senza Biondi, Gasparri, Cicchitto, Brunetta e soprattutto D’Alema. Un paradiso terrestre”.
Quindi Grillo spiega anche a Berlusconi come fare per “godersi una piacevole latitanza”: “Si faccia condannare al più presto senza attenuanti e, prima dell’arresto, si dia alla latitanza. Ci guadagnerà in salute. Guarirà dall’uveite e gli italiani guariranno finalmente dall’orchite con cui li affligge da vent’anni”.
Nel suo post Beppe Grillo esordisce con la “vendemmiata di processi allo psiconano” e scrive:
L’uveite, una malattia che ha molto a che fare con la vendemmiata di processi dello psiconano, è un’infiammazione di parte o di tutta la tunica media (vascolare) dell’occhio o che interessa le altre tuniche (sclera, cornea e retina). Rinchiuso in una suite di 200 metri quadri del San Raffaele, Berlusconi è curato giorno e notte amorevolmente, alla porta di uscita c’è un appuntato dei Carabinieri per evitarne forse la fuga. Silvio ammira dalla finestra la cupola enorme con l’angelone voluta da Don Verzè, più grande di quella di San Pietro. Forse riflette sulla caducità degli esseri umani, sulla sorte effimera che aspetta ognuno di noi, come è successo a Don Verzè e a Mario Cal, sul destino cinico e baro che attende Mediaset, la sua creatura prediletta. Chissà a cosa pensa, novello Argante di Molière.
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