ROMA – Sui rimborsi da restituire il regolamento del M5S non è chiaro. E Beppe Grillo sbaglia a dire: “O così, o fuori”. La critica interna al M5S arriva dal senatore Francesco Campanella, che a Repubblica dice:
«Io ho criticato un modo di porsi da parte di Beppe Grillo, un approccio ai problemi che secondo me non aiuta a trovare le soluzioni. Sulla questione della diaria e non solo. Come pronta risposta, dopo la riunione, ci siamo trovati sul blog di Grillo l’accusa di volere fare la cresta». Che non vi è piaciuta. «Vede, la questione è semplice. Alcuni di noi hanno manifestato dubbi sulla modalità di restituzione degli emolumenti. E bisogna dire che nel regolamento questa parte è scritta in maniera non chiara. Potete verificare sul web: non si parla mai, chiaramente, di rimborso della quota della diaria non spesa. È questione di interpretazione. Io sono per la rendicontazione delle uscite e per la restituzione della parte eccedente. Ma bisognaascoltare chi la pensa in modo diverso, non additarlo quale traditore o ladro ».
Al di là delle interpretazioni, Grillo dice che gli impegni vanno mantenuti. «Ma qui, alla fine, siamo tutti d’accordo nella restituzione di una parte dei compensi. Solo che qualcuno ha spese maggiori di altri, penso alle mamme che devono pagare una baby-sitter, o magari difficili da rendicontare. Non si può dimenticare che noi, a differenza degli altri parlamentari,già rinunciamo a 3-4 mila euro al mese».