ROMA – Rocco Casalino, ex gieffino e oggi membro dello staff comunicazione del Movimento 5 Stelle, torna a parlare di Daria Bignardi e dell’intervento di Alessandro Di Battista alle Invasioni Barbariche. Dopo aver osservato in maniera non proprio garbata che le colpe dei padri non debbano ricadere sui figli, Casalino ribadisce che, a suo avviso, venerdì è andato in onda un “pestaggio mediatico” e che Di Battista sarebbe stato vittima di una “trappola”.
”E’ come se si fosse chiuso un ciclo. Come se, 15 anni dopo, mi fossi messo definitivamente alle spalle l’esperienza del Grande Fratello”, dice. Daria Bignardi ”la consideravo un’amica. Fu la prima a intervistarmi quando uscii dalla casa. E adesso ci confrontiamo su un piano diverso. Di lei mi fidavo. Invece ci ha teso una trappola”.
In effetti a rendere noto al grande pubblico Casalino fu proprio l’edizione del Grande Fratello condotta dalla Bignardi. L’ex partecipante al reality show e oggi comunicatore M5s, intervistato dalla Stampa e da Repubblica, riconosce un crescendo dei toni:
”Sono stato becero. È vero. Come è stata becera lei. Noi siamo stati vittime di un trattamento violento. E io ho cercato di farle capire come ci si sente in certi momenti”.
”Ho usato lo stesso metro che ha avuto lei in trasmissione quando ha chiesto a Di Battista se da bambino non lo facesse stare male avere un padre fascista”.
”Anch’io ho fatto una domanda. Ho provato in privato. Via sms. Non mi ha risposto. Allora ho scelto il blog”.
”Prima Daria ha messo in relazione Di Battista e il fascismo. Poi ha fatto entrare Augias e gli ha fatto dire che i nostri militanti hanno atteggiamenti squadristi. Uno schema chiaro. Al quale suo marito, Luca Sofri, non è estraneo. Nella pausa pubblicitaria le suggeriva all’orecchio le cose da dire”.
”Sono un attivista e un professionista – aggiunge parlando al quotidiano diretto da Ezio Mauro – ma prima di tutto attivista. Se c’è da lottare, lotto”.
Anche il Corriere interviene sulla questione, raccogliendo le parole dei parlamentari a 5 Stelle:
Perché Rocco Casalino, l’ex del Grande Fratello che da molti anni si occupa di Comunicazione al Senato insieme a Messora, scrive una lettera aperta alla Bignardi. Nella quale definisce l’intervista a Alessandro Di Battista e il successivo intervento critico di Corrado Augias una «trappola ben orchestrata». La conduttrice avrebbe insistito troppo sul padre «ex fascista» di Di Battista (che però fascista lo è ancora, come ha dichiarato in diverse interviste) e sul «neofascismo » dei 5 Stelle. Casalino tira in ballo il compagno della Bignardi, Luca Sofri, «figlio di un assassino », ovvero Adriano. E chiede alla conduttrice: «Come sarebbe per te se ti chiedessero ripetutamente come si sente tuo figlio a scuola ad avere il nonno mandante di un assassinio?». Lettera commentata persino da Enrico Letta, che da Doha esprime solidarietà a Bignardi e Sofri per «le frasi folli, ingiuriose, intollerabili e insopportabili».
Quanto alle parole del premier Enrico Letta in difesa della Bignardi, Casalino dice:
”Siamo in pieno bipolarismo: noi contro la casta. E la casta si difende. Letta si occupi dei problemi del Paese”.
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