Berlusconi in prova ai servizi sociali: assisterà anziani a Cesano Boscone

Berlusconi affidato in prova ai servizi sociali
Silvio Berlusconi (LaPresse)

MILANO – Silvio Berlusconi è stato affidato in prova ai servizi socialiE dovrà assistere gli anziani nel centro di Cesano Boscone, in provincia di Milano, della Fondazione Sacra Famiglia come proposta dall’Uepe, l’Ufficio esecuzione penale esterna. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano la mattina del 15 aprile ha confermato la pena alternativa al leader di Forza Italia, pena già approvata lo scorso 10 aprile dalla Procura di Milano. 

Berlusconi dunque sarà affidato in prova ai servizi sociali per scontare la condanna definitiva di 1 anno, al netto del condono di 3 anni su 4, inflittagli per l’esito del processo Mediaset.

Le opzioni per il leader di Forza Italia erano due: un centro di assistenza per anziani vicino ad Arcore, proposta proprio dall’Uepe, o una cascina nell’hinterland milanese gestita da un’associazione che si occupa di disabili, proposta dagli avvocati di Berlusconi.

Il Tribunale di Sorveglianza però ha già deciso. L’ex premier sconterà l’affidamento ai servizi sociali nella struttura proposta dall’Uepe: assisterà gli anziani, anche disabili, nel centro per anziani di Cesano Boscone della Fondazione Sacra Famiglia, non lontano da Villa San Martino, per mezza giornata una volta alla settimana. All‘esito della prova il tribunale di sorveglianza valuterà l’estinzione della pena.

La fondazione Istituto Sacra Famiglia onlus è nata a Cesano Boscone, nel milanese, nel 1896 con il nome Ospizio Sacra Famiglia, quando il parroco del paese, Don Domenico Pogliani, del quale è in corso la causa di beatificazione, accoglie in casa sua cinque bisognosi. Oggi, spiega il sito della Onlus, assiste ogni giorno oltre duemila utenti, disabili ed anziani non autosufficienti,in forma residenziale, diurna, ambulatoriale e domiciliare, operando in diverse sedi non solo in Lombardia, ma anche in Piemonte e Liguria.

Bocciata dunque la proposta alternativa di Berlusconi, che ai giudici aveva chiesto di fare il “motivatore” e fornire nuovi “stimoli” a persone con problemi di disabilità fisica e psichica in un centro terapeutico nel Milanese, anche questo non distante da Arcore, che un’associazione benefica sta realizzando. Una proposta corredata anche dalla richiesta di orari più flessibili in accordo con i suoi impegni politici in vista delle elezioni europee. 

Il Tribunale di Sorveglianza ha inoltre stabilito che Berlusconi non potrà lasciare la Lombardia, ma è stato autorizzato, come da sua richiesta, a recarsi a Roma dal martedì al giovedì. Questa una delle prescrizioni che accompagnano il provvedimento di affidamento in prova ai servizi sociali.

Come si legge nel comunicato stampa firmato dal presidente del Tribunale di Sorveglianza, Pasquale Nobile de Santis, Berlusconi

“non potrà (salvo specifiche autorizzazioni) lasciare la Lombardia ma è autorizzato, come da sua richiesta, a recarsi in Roma, presso il domicilio da lui indicato, dal martedì al giovedì, con rientro al suo domicilio in Lombardia, entro le ore 23 del giovedì stesso”.

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