ROMA – Berlusconi ai servizi sociali non dovrà fare l’infermiere, curare i vecchi malati, svuotare pappagalli, pitali e padelle e meno che mai fare le pulizie dei cessi, come tanti suoi avversari sognavano, se il direttore del Sacra Famiglia di Cesano Boscone manterrà la parola data a Bruno Vespa in diretta tv da Porta a Porta e trascritta da Sebastiano Messina su Repubblica:
“Abbiamo deciso di escludere le attività infermieristiche e di igiene”.
Berlusconi mette le mani avanti:
“Ho già visto le fotografie dei giardini, molto grandi. Lì ci sarà molto da fare per uno che ama la natura come me. Forse questa cosa farà sorridere, ma potrei fare dei lavori in giardino”.
E poi
“potrò dialogare con gli anziani di politica, cultura e storia. Ma sono pronto a fare anche cose più umili”.
In una casa di riposo ci può essere tanto da fare per attenuare la malinconia struggente dei vecchi, come assicura al Quotidiano Nazionale Michele Restelli, direttore dei servizi residenziali:
“I pazienti hanno bisogno di compagnia, persone di riferimento. Un giorno a settimana è già un tempo significativo per instaurare relazioni. Per il resto, verranno svolte le normali attività di animazione: dai giochi a carte alla tombola”.
Berlusconi ha l’età di molti dei ricoverati e forse svelerà il suo segreto. Viene sempre il dubbio che i soldi siano una grande medicina, che rende possibili terapie molto alternative.
Berlusconi potrà anche sfogarsi col canto:
“La musica è fondamentale”,
dice il direttore. Berlusconi lo elogia:
“E’ una persona di buonsenso, moderata, cordiale…”.
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