MILANO – La Procura di Milano si è detta favorevole all’affidamento in prova ai servizi sociali del condannato Silvio Berlusconi, così come hanno richiesto gli avvocati dell’ex premier, che hanno depositato l’istanza per l’affido l’11 ottobre scorso.
L’ultima parola spetta al Tribunale di sorveglianza di Milano, che a questo punto con ogni probabilità eviterà all’ex premier gli arresti domiciliari. ”La decisione verrà depositata da un minimo di 5 giorni a un massimo di 15 giorni“, ha detto il presidente della Sorveglianza Pasquale Nobile De Santis.
Si sta per concludere così una vicenda durata 13 anni, quella del processo Mediaset in cui Berlusconi era incriminato per frode fiscale sulla compravendita di diritti tv.
L’affidamento ai servizi sociali obbligherà l’ex premier ad assistere anziani disabili in una struttura nei dintorni di Milano. Berlusconi sarà impegnato per un mattina o un pomeriggio a settimana. Dopo sei mesi i giudici, se riterranno positivo l’affidamento in prova, potranno applicare uno sconto di pena di 45 giorni. Berlusconi potrebbe così scontare una pena di mezza giornata per 45 settimane, ovvero di 22 giorni e mezzo in tutto. Intanto avrà “l’agibilità politica”, candidatura a parte: potrà muoversi liberamente sul territorio nazionale previa richiesta del permesso alle autorità. Dovrà solo rientrare nel suo domicilio ad Arcore entro le undici di sera e non uscirne prima delle sei di mattina.