MILANO -Manifestazione organizzata da MicroMega per l’ineleggibilità di Berlusconi. Si svolge a Roma in Piazza Santi Apostoli il 23 marzo, mentre Berlusconi manifesta a Piazza del Popolo col Pdl.
Paolo Flores D’Arcais paragona Berlusconi a Hitler: ”Questa volta c’e’ un Parlamento con la giunta delle elezioni e con il M5S si possono cambiare le cose. Se il Pd scegliera’ al legge piuttosto che l’inciucio, Berlusconi uscira’ dal Parlamento. Se una legge e’ stata calpestata per 19 anni non e’ giusto continuare a calpestarla. Se una legge e’ stata stuprata per 19 anni in Parlamento non e’ giusto continuare a stuprarla. Senza Berlusconi cambierebbe la situazione politica italiana e dovrebbe nascere una destra civile e non una basata sulla potenza finanziaria e mediatica incompatibile con al democrazia. Piazza piena? Anche Hitler riempiva le piazze”
In Piazza Cairoli, si sono ritrovati personaggi della società civile e della politica milanese per leggere articoli della Costituzione in uno degli appuntamenti ”francescani” organizzati anche a Palermo, Milano e Genova.
Numerosi i cartelli esposti, dedicati soprattutto al leader del Pdl: ”Berlusconi sei impresentabile per la politica, non per il tribunale”, ”Art.1 Berlusca fatti processare”, ”Berlusconi legittimo impedimento? Si’, a governare”.
Questa una parte del messaggio di Paolo Flores D’Arcais, direttore di Micromega:
Ciascuno di noi può utilizzare le poche ore che ci separano dalla manifestazione per contattare ancora gli amici, per telefono, per mail, con facebook e twitter, incoraggiandoli a rilanciare a loro volta, in un felice contagio telematico di democrazia, questo impegno di passione civile con cui chiedere la realizzazione della Costituzione e il rispetto della legge che mette Berlusconi fuori del Parlamento. Tanto più necessaria, questa mobilitazione, perché mefitici venti di inciucio ricominciano a spirare, in nome di una”responsabilità nazionale” che finirebbe per gettare l’Italia nel baratro, visto che dovrebbe realizzarsi con un governo appoggiato congiuntamente da Pd e Pdl. Questo “governissimo” del Presidente altro non è che l’ “inciucissimo” che ridurrebbe a macerie quel poco che è ancora rimasto in piedi nella vita sociale, culturale, morale del paese.
A contestare la presa di posizione di chi manifesta è per esempio Pierluigi Battista sul Corriere della Sera:
Secondo Battista è giusto rendere “omaggio al principio di legalità e le leggi devono essere applicate”. Tuttavia “la sua applicabilità al caso di Berlusconi non è così incontrovertibile, come sostengono illustri giuristi e costituzionalisti certamente non sospettabili di debolezze filoberlusconiane, e come dimostrano ben tre voti parlamentari, due all’interno di legislature a maggioranza di centrodestra, ma una a maggioranza di centrosinistra”.
In sostanza, Battista contesta che gli avversari politici di Berlusconi vogliano usare le vie legali per riuscire laddove non sono riusciti con il voto: Il perché è contenuto nell’eterna tentazione di imboccare la scorciatoia della legge per non dover ammettere i propri errori e le proprie clamorose manchevolezze. Spingere in modo compulsivo sul tasto dell’ineleggibilità rafforza l’impressione che le sconfitte politiche ed elettorali di questi ultimi vent’anni siano il frutto di un inganno e che il consenso incassato in modo così massiccio e reiterato da Berlusconi sia dovuto alla posizione dominante del leader di centrodestra nel possesso delle reti televisive.
E ancora: Berlusconi vince perché è il padrone dell’etere: ecco il grande autoinganno dei perdenti nel corso di vent’anni. Non ci sono meriti e demeriti, colpe e responsabilità. C’è solo l’autovittimizzazione, molto simile a quella dei tifosi di una squadra sconfitta che si sentono vittime di un sopruso arbitrale.
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