ROMA – “Il voto di domenica è un referendum su Renzi“. Così Silvio Berlusconi parla al popolo di Forza Italia dal Palazzo dei congressi dell’Eur a Roma. Sa bene che l’abbraccio con Renzi gli è costato consensi e per questo, nel penultimo giorno di campagna elettorale per le europee, prova a correggere il tiro. Prima accodandosi alle sirene del Movimento 5 Stelle: “Se vince Grillo, torniamo alle urne”. Poi cercando lo scontro diretto con il premier, convinto che il voto di domenica rappresenti il “nostro giudizio sul terzo governo non eletto dai cittadini, sul governo Renzi.” Poi, in chiusura di comizio, mima il segno delle manette e scherza: “Se prolungate la mia permanenza qui mi mettete a rischio…”.
“La delusione è stata grande – dice – abbiamo visto che questo governo si è esposto su 12 o 13 impegni ma quando si è passato alla realizzazione solo in un caso c’è stata la concretezza. Le prime cose prodotte da questo governo sono stati l’aumento delle tasse sulla casa e l’aumento delle imposte sulle famiglie. Tutto questo attraverso una manovra elettorale che se l’avessimo fatta noi avrebbe portato la rivoluzione in Italia”.
Poco prima di salire sul palco del Palacongressi, lo stesso dal quale annunciò la rinascita di Forza Italia dopo la scissione con gli alfaniani di Ncd, ha invitato anche lui gli italiani al voto utile.
“E’ assolutamente importante andare a votare e non sprecare il voto. Votare per i piccoli partiti è sprecare il voto, gettarlo dalla finestra”.
Poi, dinanzi alla platea degli azzurri, sfodera la solita retorica anti-giustizialista:
“Siamo dentro uno Stato ed un sistema che non è più una vera democrazia. Viviamo in uno Stato di polizia tributaria e di polizia giudiziaria, siamo tutti consapevoli di trovarci in uno Stato che non è più una vera democrazia”.
Poi Berlusconi mima il segno delle manette e annuncia che sta per terminare e l’intervento per poi partire per Milano:
“Devo scappare, perché se per le 23 i Carabinieri non mi trovano a casa ad Arcore mi portano a San Vittore…”. La platea, però, vuole che l’ex premier resti ancora e lo incita con applausi. E Berlusconi scherza: “Se prolungate la mia permanenza qui mi mettete a rischio…Qualcuno qui mi ha fatto il segno delle manette, quindi immagino che il tempo sia volato via…”.
Silvio Berlusconi, come da disposizioni conseguenti all’applicazione della pena nell’ambito del processo Mediaset, deve trovarsi necessariamente entro le 23.
(Foto LaPresse)
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