ROMA – “Violentate Berlusconi“. “Sei come i terroristi, spari alle spalle”. La prima frase la dice Angelino Alfano agli “estremisti” di Forza Italia. La seconda è la risposta di una dei suddetti estremisti, Daniela Santanché, ad Alfano. Fino a qualche giorno fa erano compagni di partito. Ora piovono insulti tra i berlusconiani doc di Forza Italia e i diversamente berlusconiani di Nuovo centrodestra. In tutto questo Berlusconi fa mandare una mail ai forzisti: mercoledì 27, il giorno del voto sulla decadenza, tutti in piazza Davanti a Palazzo Grazioli, a via del Plebiscito.
La manifestazione convocata da Forza Italia nel giorno della decadenza ha un ‘format’ ancora variabile. Secondo quanto viene spiegato dal partito, anche l’orario potrebbe slittare. A condizionarlo, è infatti la decisione di scendere in piazza in contemporanea con il voto di Palazzo Madama sulla decadenza. Soltanto lunedì, dunque, quando la capigruppo calendarizzerà il voto, si saprà qualcosa di più. Al momento, l’orario indicativo è tra le 14 e le 17 di mercoledì.
Resta anche la possibilità, inoltre, che una parte dei manifestanti si sposti da via del Plebiscito a Palazzo Madama, nel caso in cui Silvio Berlusconi decida di andare in Aula per il voto. L’intenzione è quella di far sentire la propria vicinanza al Cavaliere, ma anche contrapporsi a eventuali manifestanti anti-Cav che si presentino davanti al Senato.
Intanto i primi a reagire all’iniziativa sono gli esponenti del Pd che chiedono di vietare la manifestazioni della zona. Perché? Ufficialmente perché “zona inadatta” che finirebbe per paralizzare il traffico nella capitale. Poi, ovvio, c’è anche la volontà di fare un dispetto a Berlusconi. Per Ignazio Marino un altro problema non richiesto in questo inizio non brillantissimo di mandato da sindaco.
Ma chi andrà alla manifestazione? Difficile tenere insieme Santanché e Alfano. La “violentatrice” secondo il ministro e il “terrorista” secondo la pitonessa. Per una Santanché che attacca a testa bassa c’è un Raffaele Fitto che invece sceglie il sarcasmo:
“Nell’elevato e nobile discorso di oggi dell’onorevole Alfano, c’è solo una parte pleonastica e davvero non necessaria: quella in cui l’onorevole Alfano ribadisce il suo affetto e la sua vicinanza verso il presidente Berlusconi. Che bisogno c’era di ripeterlo? Ormai tutta l’Italia ha potuto conoscere e apprezzare la lealtà, la correttezza e soprattutto la grande riconoscenza dell’onorevole Alfano verso il suo benefattore”
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