ROMA – Da oggi non è più Cavaliere: Berlusconi ha perso questo titolo, si è autosospeso prima che arrivasse l’espulsione ufficiale per via della condanna definitiva per il processo Mediaset e l’ancora più recente interdizione di due anni dai pubblici uffici. Mercoledì si è tenuto il consiglio direttivo della Federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro per esaminare la posizione dell’ex premier. Berlusconi ha quindi anticipato l’espulsione con una lettera, come spiega la federazione:
“Nelle fasi conclusive di questa procedura, alla vigilia della riunione odierna è pervenuta alla Federazione nazionale dei cavalieri del lavoro una lettera di autosospensione di Silvio Berlusconi – si legge in una nota – , pur avendo egli fatto ricorso alla Corte di giustizia europea nonché avendo in corso di presentazione una istanza di revisione del processo che lo ha riguardato. Il consiglio direttivo ha preso atto dell’autosospensione”.
Pietro Marzotto, tramite una lettera al presidente dei Cavalieri del Lavoro del Triveneto, aveva sollecitato la revoca del cavalierato di Berlusconi per “indegnità”.
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