ROMA – Definisce “mestieranti della politica” quelli che hanno lasciato Forza Italia. Liquida Matteo Salvini definendolo “utile” per il centrodestra. E spiega che no, le primarie alla destra non servono perché servono solo quando “non c’è un leader e ci sono seconde figure”. Infine definisce “Vladimir Putin un vero democratico”.
Silvio Berlusconi torna in campo ad Atreju, la rassegna di centrodestra organizzata da Giorgia Meloni. E lo fa col piglio di chi vuole continuare a essere leader. Su quelli che hanno mollato FI Berlusconi è durissimo:
“Evviva, Deo gratias. Sono dei mestieranti della politica. Finalmente sono scesi da Forza Italia che hanno usato come un taxi”Così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ai parlamentari che hanno lasciato il partito.
Berlusconi, poi, torna a bocciare le primarie definite un sistema “utile” quando ci sono “tutte seconde file”, perché “se c’è un leader chiaro e accettato da tutti non servono”.
Alla domanda se veda un leader forte nel centro destra, l’ex premier ha risposto scherzando: “Qualche volta, guardandomi allo specchio…”. Poi, più serio ha aggiunto: “Le primarie sono uno strumento accoglibile, plausibile, se non c’è un leader carismatico” perché altrimenti non servono.
Una battuta anche su Salvini: “Chapeau al modo in cui sa parlare alla pancia della gente” è “molto utile al centrodestra uno come Salvini”.
Non manca poi un passaggio su Vladimir Putin. Berlusconi è legato a lui da una lunga amicizia e anche sul parco di Atreju le parole nei confronti del leader russo sono affettuose: “E’ un vero democratico”.