Berlusconi: “I giudici di Milano vanno puniti, violano la Costituzione”

Pubblicato il 19 Gennaio 2011 - 19:56 OLTRE 6 MESI FA

I pm di Milano, che si stanno occupando del “Ruby gate”, hanno “violato la Costituzione” e per questo “vanno puniti”. Silvio Berlusconi torna all’attacco della magistratura in un messaggio destinato ai Promotori della Libertà. A proposito delle accuse che gli sono state mosse, il premier ha detto che si presenterebbe in tribunale, ma ”non posso presentarmi da giudici che non hanno competenza né funzionale né territoriale” e che ”vogliono utilizzare questa vicenda come strumento di lotta politica”. Per questo, ha ribadito ancora una volta il presidente del Consiglio, è necessaria la riforma della giustizia contro i “giudici politicizzati”.

Berlusconi ha aggiunto che i giudici ”vogliono utilizzare questa vicenda come strumento di lotta politica”. A proposito dell’accusa di concussione, poi, il presidente del Consiglio ha affermato: ”I fatti che mi vengono contestati sono stati commessi nella mia qualità di presidente del Consiglio e dunque tutto deve andare al tribunale ministri”.

“Ho avuto finalmente modo di leggere le 389 pagine dell’ultima vera e propria persecuzione giudiziaria, la ventottesima in 17 anni, che la Procura di Milano mi ha notificato con grande e voluto clamore nei giorni scorsi”, ha affermato Berlusconi. ”Le violazioni di legge – ha proseguito – che sono state commesse in queste indagini sono talmente tante e talmente incredibili che non posso non raccontarvele perché possiate denunciarle e farvi portatori di un messaggio ai vostri amici di come si sta cercando di sovvertire il voto popolare. Pensate che la mia casa di Arcore è stata sottoposta a un continuo monitoraggio che dura dal gennaio del 2010 per controllare tutte le persone che entravano e uscivano e per quanto tempo vi rimanevano. Hanno utilizzato tecniche sofisticate come se dovessero fare una retata contro la mafia o contro la camorra”.

”Nella mia casa – ha aggiunto – da sempre svolgo funzioni di governo e di parlamentare, avendolo addirittura comunicato alla Camera dei Deputati sin dal 2004, e la violazione che è stata compiuta è particolarmente grave perché va contro i più elementari principi costituzionali”. Secondo il premier quella dei giudici milanesi è stata ”una procedura irrituale e violenta, indegna di uno stato di diritto che non può rimanere senza un’adeguata punizione”.

”Non c’è stata nessuna concussione, non c’è stata nessuna induzione alla prostituzione, meno che meno di minorenni. Non c’è stato nulla di cui mi debba vergognare. C’e’ solo un attacco gravissimo di alcuni pubblici ministeri che hanno calpestato le leggi a fini politici con grande risonanza mediatica”.

Poi Berlusconi ha ribadito la “forza” della maggioranza in Parlamento: ”Se oggi sul voto sulla relazione della giustizia fossimo stati sconfitti l’opposizione sarebbe andata in tv a dire che la maggioranza era inesistente, invece abbiamo vinto noi con un margine di 20 voti. Considero questo voto di oggi come quello del 14 dicembre un voto di rinnovata fiducia a me e al governo”.