Berlusconi-Ruby in tv: “Mai avuto rapporti intimi”. La “soap” in onda stasera

Ruby  (LaPresse)
Ruby (LaPresse)

MILANO – ”Assolutamente non ho mai avuto rapporti intimi con Ruby, una ragazza che si era presentata con una storia terribile, e che non induceva nessun sentimento diverso dalla commiserazione”. Lo ha detto Silvio Berlusconi in un’intervista che sarà trasmessa domenica 12 maggio da Canale 5 nello speciale ”La guerra dei vent’anni: Ruby, ultimo atto”.

”Ruby venne una sera a una cena e raccontò una storia drammatica, disse di essere figlia di una ricca famiglia egiziana che i genitori avevano cacciato perché aveva deciso di abbracciare la religione cattolica”.

Nell’intervista Berlusconi ha raccontato che Ruby ”Mostrò cicatrici di olio bollente, parlò di difficoltà enormi, di comunità e di essere arrivata a Milano poco tempo prima dove aveva trovato un lavoro da cameriera in un ristorante. Una storia che commosse tutti i presenti”. ”Alle cene non poteva succedere nulla che potesse essere definito scorretto e imbarazzante. C’era un grande tavolo, io attiravo l’attenzione di tutti, si parlava di calcio, di politica, di tutto. A nessuno mai fu chiesto di lasciare il telefonino, tutti potevano fotografe o raccontare perché non c’era alcunché di non raccontabile. Io non ho niente da nascondere’.

Proprio in riferimento alle cene di Arcore, saranno trasmesse le riprese della sala delle cene e la taverna dove, secondo alcune testimonianze, sarebbero avvenute le serate del ‘bunga-bunga’. Saranno inoltre trasmesse le registrazioni originali delle testimonianze rese ai giudici nell’aula del tribunale del processo Ruby e le dichiarazioni dei funzionari della questura in relazione alla notte del fermo di Ruby.

Lo speciale di due ore, sarà condotto in studio da Andrea Pamparana, vicedirettore del Tg5. In studio verranno trasmesse anche le testimonianze in aula del pubblico ministero del Tribunale dei minori Anna Maria Fiorillo, del Capo di gabinetto della questura di Milano Piero Ostuni, del medico Alberto Zangrillo, del giornalista Carlo Rossella e dell’eurodeputata Licia Ronzulli, del Pdl.

La principale rete Mediaset ha così deciso di dedicare due ore in prime time alle vicende giudiziarie di Berlusconi.  Giovanni Toti, direttore di Studio Aperto e del Tg4 e coordinatore del progetto, al Corriere della Sera smentisce chi parla di militarizzazione di Mediaset: “In realtà tutto è avvenuto in modo molto semplice. Io avevo chiesto e ottenuto un’intervista al presidente Berlusconi e nello stesso tempo la collega Stefania Cavallaro era riuscita a parlare con Ruby. Avevamo, insomma, raggiunto i due protagonisti della vicenda. Nel frattempo sapevo bene che Andrea Pamparana, vicedirettore del Tg5, stava lavorando molto in vista della sentenza, così come sapevo del materiale raccolto da Claudio Brachino, direttore di Videonews, con la sua giornalista di giudiziaria Ilaria Cavo. Ci siamo parlati, ho raggiunto Clemente Mimun direttore del Tg5”.

Toti ha aggiunto che la decisione non sarebbe nata dall’alto: “Ho interpellato Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri ponendo il problema se non fosse il caso di immaginare un programma speciale tutti insieme. La risposta è stata: se pensate che il prodotto sia buono, se ci credete, possiamo anche puntarci e proporlo in prima serata. È andata così”.

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