ROMA – Rischio di deriva autoritaria con le riforme. Quelle stesse riforme che lui, Silvio Berlusconi, ha contribuito a scrivere e far approvare. Ora su queste riforme Silvio Berlusconi cambia bruscamente idea e in diretta al Tg5 attacca:
“Per come si sta delineando la nuova legge elettorale, con una sola camera eletta dal popolo, con il terzo premier non eletto dagli italiani, avvertiamo il rischio che vengano meno le condizioni indispensabili per una vera democrazia che ci si possa avviare verso una deriva autoritaria”.
All’obiezione, logica, che quelle riforme sono frutto del patto del Nazareno che, almeno fino all’elezione di Sergio Mattarella, Silvio Berlusconi ha tenuto in piedi insieme a Renzi, l’ex presidente ribatte:
“Non era questo il patto del Nazareno che volevamo, non era questo l’obiettivo che volevamo raggiungere insieme per il bene del Paese”.
Secondo Berlusconi
“È inaccettabile che il presidente del Consiglio impegni tutti gli sforzi del governo e del Parlamento per affrontare leggi certamente di rilievo, ma che non hanno urgenza alcuna, stante la drammatica situazione in cui versa il Paese. Così è venuto meno il nostro sogno di un progetto condiviso e anzi: per come si sta delineando la nuova legge elettorale, con una sola Camera eletta dal popolo, con il terzo Presidente del Consiglio non eletto dagli italiani, avvertiamo il rischio che vengano meno le condizioni indispensabili per una vera democrazia e che ci si possa avviare verso una deriva autoritaria”
La video intervista di Berlusconi al Tg5
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