ROMA – “Sono stato a lungo assente dalla comunicazione e questo purtroppo ha causato la nostra discesa nei sondaggi”. Parte così l’ennesima incursione mediatica di Silvio Berlusconi, la quinta in cinque giorni, nel disperato tentativo di risalire la china dei sondaggi e occupare tutto lo spazio possibile prima che scatti la par condicio. Della sua assenza, dice, “ha approfittato la sinistra che con la scusa delle primarie ha occupato i media, una vera e propria alluvione”. E Mario Monti, se scenderà in campo, “è solo un piccolo protagonista“.
Dai microfoni di Radio Anch’io il Cavaliere attacca su tutti i fronti. Prima contro i democratici: “La sinistra strilla , vuol dire che hanno paura:negli ultimi giorni abbiamo guadagnato tre punti nei sondaggi”. E a Bersani: “E’ un disco rotto, sono 20 anni che parlano di conflitto di interessi mentre le mie trasmissioni non hanno mai attaccato la sinistra”.
Poi torna a sminuire i centristi: “Vedo che si assottiglia sempre più la consistenza dei partitini di centro, che fanno gli interessi dei loro piccolissimi leader, ma possono togliere voti allo schieramento moderato”.
E’ chiaro che il Cavaliere non pensa più a ipotetici accordi con Mario Monti, ma piuttosto a come sfidarlo. Lo liquida come uno tra i “piccoli protagonisti”. “Alleato con quelli, e sempre che si batta davvero, non andrà oltre il 10-12%“, è la sua convinzione. E “quelli” sono gli odiati centristi di Casini, ai quali non esita ad addossare la colpa del fallimento dell’operazione “Rassemblement dei moderati”.
Se la prende pure con la Rai, che “ha un canale a favore della sinistra e La7 che, dalla mattina alla sera, fa trasmissioni contro di noi”. I presidenti della Repubblica? “Tutti contro di me”. Ingroia? “Ininfluente”. D’altronde, aggiunge, “fa politica da molto tempo come magistrato ed ora farà politica da politico. Forse è un chiarimento. Lascerà tutti i suoi colleghi a Palermo che utilizzeranno la giustizia come arma politica”. “La Chiesa ricordi cosa abbiamo fatto per loro. E si tenga presente cosa farebbe la sinistra se andasse al governo”
Un faccia a faccia in tv con Bersani o con Monti? “Sono il primo a chiederlo”. “Se fatto con le regole giuste, credo sia una cosa molto positiva per far capire cosa vuole ciascuno di questi contendenti. Spero di poterne fare più di uno. Non ho nessuna difficoltà. Sono assolutamente a disposizione”.
Bene infine la data delle elezioni al 24 febbraio: con lo spostamento del voto c’è la concreta speranza che i numeri possano rimontare in fretta.
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