Decadenza Berlusconi, Senato decide: voto segreto o voto palese? E’ battaglia

Decadenza Berlusconi, Senato decide: voto segreto o voto palese? E' battaglia
Silvio Berlusconi

ROMA – Il Senato si appresta a decidere quando e come l’aula voterà sulla decadenza di Silvio Berlusconi. I tempi saranno definiti dalla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama che calendarizzerà il procedimento a carico dell’ex premier. Scrutinio palese o segreto? Queste le due opzioni che dividono le forze parlamentari. Scelta strategica in vista della decisione finale del Senato.

La proposta di abolire il voto segreto è stata lanciata qualche settimana fa dai parlamentari grillini. Si oppongono Pdl e Scelta Civica, nettamente contrari a quella che sarebbe una modifica del regolamento del Senato. Posizione intermedia quella del Pd, favorevole al voto palese sul Berlusconi, ma non all’abolizione totale della segretezza. “Perché – sostengono i democratici – non si tratta di un voto che riguarda persona (per cui è prevista la segretezza), ma sulla composizione del Senato”.

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“Credo che il regolamento possa essere interpretato a favore del voto palese”, ha spiegato il deputato del Pd Dario Nardella a Radio Anch’io, “non è un voto su una persona ma sull’applicazione della legge Severino”. Detto questo, ha avvertito, “attenzione a non cambiare i regolamenti di Camera e Senato sulla base di singole persone, bisogna cambiarli per far funzionare meglio il Parlamento”. Fermo restando che resta la facoltà per 20 senatori di chiedere comunque il voto segreto.

Non ha dubbi, invece, Pierferdinando Casini. “Se si interpellassero 100 presidenti delle assemblee parlamentari neppure uno direbbe che la decadenza di Berlusconi può essere votata a scrutinio palese”. “In linea teorica – ha aggiunto il leader dell’Udc – il voto palese si potrebbe anche fare, ma il regolamento del Senato in questi casi tutela il segreto e va applicato. I principi – ha concluso Casini – non possono essere rispettati in modo più o meno disinvolto a seconda delle persone”.

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