“E Forza Gnoccaaaa, è tempo di credereee/ dai Forza Gnocca che siamo tantissimiiii…”: si fa per ridere, d’altra parte ha iniziato il Presidente del Consiglio, scherzando su un futuribile nome/slogan che sostituisca il poco entusiasmante Popolo delle Libertà come insegna di partito. Ai giornalisti che lo interrogavano in materia, Berlusconi ha preferito la battuta: “Consulterò gli esperti, guarderemo i sondaggi, ma Forza Gnocca è il nome che avrebbe maggior successo”. Sarà che ha già chiuso le valigie per un viaggetto in Russia dall’amico Putin (ennesima e privata) tant’è che oggi il premier è tornato pimpante, ringalluzzito, in vena di scherzi.
Tant’è vero che sulla Banca d’Italia è stato perentorio: “Il candidato alla successione di Draghi lo decido io”. Però, a differenza di Forza Gnocca, un nome non lo ha fatto. Vuol dire che non intende soggiacere al diktat di Tremonti per Grilli? Oppure, che per compiacere Bossi, il “milanese” Grilli può andare? Oppure, ancora, farà come gli dicono Napolitano e lo stesso Draghi e nominerà Saccomanni? Comunque, si è capito, decide lui…
Per tornare alle cose serie e a Forza Gnocca. Chissà, forse avrà osservato la dieta propostagli dal consigliere Giuliano Ferrara: il delicato accostamento a base di bistecche di leone innaffiate da sangue di tigre resusciterebbe persino un morto, ma Ferrara lo suggeriva per guadagnare forza politica e consenso nel Paese. Non pensava certo a un succedaneo naturale di certe pillole magiche. D’altronde queste sono giornate impegnative. Il duellare senza posa con Tremonti, gli avvisi di sfratto continui, i voltafaccia di Confindustria, i complotti nemmeno troppo sotterranei di Scajola e soci, ammazzerebbero anche un cavallo. E poi lo spread, le Borse, il debito, la crescita, le banche…. Cosa c’è di meglio di una battuta sdrammatizzante, una pausa di di buon umore: solo i bigotti e gli invidiosi non capiranno. Delle solite femministe non c’è da curarsi. Protesterà la Bindi, è una cambiale. Forse, un leggero scrupolo per tutti quei cattolici in libera uscita… Freddura per freddura, il Silvio “ricostituito” ha anche smentito la Jena (Riccardo Barenghi) che stamattina su La Stampa mordeva sarcastico alle caviglie: “Berlusconi è di pessimo umore, di nuovo in perfetta sintonia con gli italiani”. Almeno il suo, di buon umore, è salvo.
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