MILANO – ”Ad Arcore eravamo il ‘Club delle gnocche’ perchè eravamo giovani e belle. Eravamo tutte amiche, almeno io le consideravo così”. Lo ha raccontato Ioana Visan, una delle ospiti delle presunte serate a luci rosse a casa di Silvio Berlusconi, e che rischia di finire sotto processo per via dei sospetti sulla sua testimonianza resa in aula.
Anche per lei sia i giudici che circa un mese fa hanno condannato il Cavaliere sia quelli che hanno condannato Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti hanno trasmesso gli atti alla Procura. Ioana, detta Annina, ha spiegato che nella residenza dell’ex premier, dove dagli atti delle indagini risulta essere stata per un certo periodo un habituè, ”si mangiava bene, si cantava, si scherzava, si facevano discorsi, anche di politica, e si guardavano le partite del Milan”, la squadra a cui tiene fin da bambina.
”Non ho mai visto giochi erotici. La statua di Priapo? Era una statuetta che proveniva dall’Africa ed era stata regalata a Berlusconi da uno dei suoi camerieri. E in bocca non si metteva altro che il cibo, la pasta tricolore”. Ioana ha inoltre commentato la sentenza con cui ieri Fede e Mora sono stati condannati a sette anni e la Minetti a cinque: ”Mi sembra grave, è una condanna pesante. Induzione alla prostituzione? Non e’ possibile…..Sono molto triste perchè è una situazione triste”.